Anziani uccisi nel Varesotto: ergastolo per il killer

di Redazione

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Anziani uccisi nel Varesotto: ergastolo per il killer

| lunedì 28 Settembre 2015 - 13:37

Il gup di Varese, Anna Giorgetti, ha condannato all’ergastolo Alessandro Lorena. L’uomo, 28enne, lo scorso 27 gennaio ha ucciso due anziani coniugi, Martino Ferro e Graziella Campiello, massacrati nella loro villetta a Venegono Inferiore (Varese) per una rapina dal bottino di 100 euro.

Il gup di Varese ha accolto la richiesta del pm Massimo Politi nel processo con rito abbreviato a carico dell’uomo. Lorena, disoccupato, è il figlio di due vicini di casa delle vittime.

Difeso dall’avvocato Corrado Viazzo, Lorena aveva confessato l’omicidio, negando però di aver premeditato l’aggressione a Martino Ferro e Graziella Campiello, di 80 e 74 anni.

Il gup oggi non ha riconosciuto l’aggravante della premeditazione, ma lo ha condannato comunque al massimo della pena nonostante lo sconto previsto dal rito alternativo. Al termine della requisitoria del pm, l’uomo è intervenuto in aula per chiedere “scusa” ai parenti delle vittime.

Alessandro Lorena era stato fermato dai carabinieri poche ore dopo la scoperta dei cadaveri. Avrebbe agito spinto da problemi economici e dalla necessità di procurarsi del denaro. Secondo le ricostruzioni, nel primo pomeriggio del 27 gennaio è andato a trovare Martino Ferro, che gli ha regalato alcuni limoni coltivati nel suo orto.

Poi è rincasato e, attorno alle 15, è tornato nella villetta armato di una mazzetta da muratore. Ha aggredito quindi il pensionato nel garage adiacente alla casa, colpendolo diverse volte alla testa, senza lasciargli il tempo di chiamare aiuto.

Subito dopo è salito al secondo piano della villetta dove ha incontrato Graziella Campiello, che gli ha offerto un caffè, senza sospettare che poco prima l’uomo aveva ucciso il marito. Dopo aver bevuto il caffè in cucina Lorena si è scagliato anche contro la donna, sorprendendola alle spalle e strangolandola con un filo elettrico strappato da una lampada che si trovava in casa.

Una volta uccisi i coniugi ha frugato nei cassetti, in cerca di denaro, e attorno alle 16 è fuggito portando via solo alcune banconote che ha trovato nel portafogli del pensionato. È stato incastrato grazie alla testimonianza di un vicino, che lo ha visto passare davanti alla villetta, e da un piattino sporco di caffè, dimenticato nella cucina dei coniugi

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