Garanzie per il futuro, in piazza gli operai della Fiat e della Keller

di Redazione

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Garanzie per il futuro, in piazza gli operai della Fiat e della Keller

| venerdì 28 Marzo 2014 - 10:51

Gli ex operai Fiat e dell’indotto di Termini Imerese, insieme ai metalmeccanici della Keller, sono scesi di nuovo in piazza per chiedere maggiori garanzie per il loro futuro lavorativo.

Si sono dati appuntamento alla prefettura di Palermo ma poi il corteo si è spostato lungo le strade del centro. I manifestanti hanno occupato l’incrocio tra via Roma e via Cavour, e il traffico si è paralizzato fino a via Crispi, nella zona del porto, e sull’asse di via Ruggero Settimo.

A giugno scade la cassa integrazione per i 1.2o0 lavoratori di Termini che hanno chiesto al prefetto di fare da tramite per una rapida riapertura del tavolo al Mise, dove decidere una proroga degli ammortizzatori sociali per altri sei mesi, fino al 31 dicembre, in assenza della quale Fiat potrebbe far partire le prime lettere di licenziamento già da metà aprile.

Una situazione analoga a quella dei 190 operai della Keller, che sono in cassa integrazione in deroga dal 5 febbraio per soli tre mesi e anche, senza un proroga, potrebbero essere licenziati.

“Chiediamo la riapertura urgente di un tavolo al Mise per queste due vertenze – ha detto Roberto Mastrosimone, segretario regionale della Fiom Cgil – per la Fiat ci aspettiamo che finalmente si riapra un tavolo al Mise e coinvolgiamo la prefettura perché vogliamo un incontro immediato. Ci sono scadenze non prorogabili: dal 15 aprile la Fiat potrebbe avviare le procedure di licenziamento. Dobbiamo scongiurarlo e riaprire le ipotesi di rilancio industriale, soprattutto dopo le due proposte di cui si è parlato in questi giorni ma, per farlo, dobbiamo coinvolgere la Regione e soprattutto la Fiat”.

Per gli operai della Keller, invece, sottolinea Mastrosimone, “c’è un problema enorme: dal 5 di febbraio sono senza sostegni al reddito e si prospetta un’attesa di altri sette mesi. È inconcepibile – ha concluso – chiediamo lo sblocco immediato della cassa in deroga e una sua ulteriore proroga, alla luce della proposta di interesse presentata in questa giorni dalla spagnola Talgo per gli stabilimenti di Carini”.

 

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