I carabinieri del Ros hanno compiuto un blitz in diverse regioni italiane contro un gruppo di secessionisti che promulgava l’indipendenza del Veneto e di altri parti del territorio nazionale.
In base alle indagini compiute dai militari, il gruppo aveva in programma alcune azioni, anche violente, per arrivare a questo scopo. Il gip del tribunale di Brescia ha emesso 24 ordinanze di custodia cautelare, su richiesta della procura locale, per associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra. I militari stanno anche eseguendo perquisizioni a carico di altri 27 indagati. Tra questi ci sarebbero anche il presidente e la segretaria della Life, associazione con un ruolo di primo piano nelle proteste del Movimento dei Forconi dell’8 dicembre scorso.
Secondo quanto riportato dai carabinieri, i militanti stavano progettando “la costruzione di un carro armato, sottoposto a sequestro, da utilizzare per compiere un’azione eclatante a Venezia in piazza San Marco”.
Ma oltre alle parole di condanna, c’è anche chi ha dimostrato la propria solidarietà nei confronti dei secessionisti. Tra loro il comitato “plebiscito.eu”, tra i promotori del referendum online sull’indipendenza del Veneto, che ha convocato una sorta di manifestazione, “una dimostrazione democratica e pacifica solo con le bandiere del Veneto”.
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