“La lotta alla fame ostacolata dalle speculazioni” | Il Papa chiede di “riscoprire la solidarietà”

di Redazione

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“La lotta alla fame ostacolata dalle speculazioni” | Il Papa chiede di “riscoprire la solidarietà”

| giovedì 20 Novembre 2014 - 11:13

“Viviamo in un momento in cui le relazioni tra le nazioni sono danneggiate dal sospetto reciproco”. Sono le parole di Papa Francesco, alla Fao per la seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione.

Per Papa Francesco oggi “è doloroso constatare che la lotta contro la fame e la denutrizione viene ostacolata dalla ‘priorità del mercato’, e dalla ‘preminenza del guadagno’, che hanno ridotto il cibo a una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, anche finanziaria”.

“Oggi – dice il Papa – si parla molto di diritti, dimenticando spesso i doveri; forse ci siamo preoccupati troppo poco di quanti soffrono la fame. Mentre si parla di nuovi diritti, l’affamato è lì, all’angolo della strada, e chiede diritto di cittadinanza, di essere considerato nella sua condizione, di ricevere una sana alimentazione di base. Ci chiede dignità, non elemosina”.

Secondo Bergoglio “oggi una sfida che si deve affrontare è la mancanza di solidarietà”. “Le nostre società – spiega – sono caratterizzate da un crescente individualismo e dalla divisione; ciò finisce col privare i più deboli di una vita degna e con il provocare rivolte contro le istituzioni. Quando manca la solidarietà in un paese, ne risentono tutti. Di fatto, la solidarietà è l’atteggiamento che rende le persone capaci di andare incontro all’altro e di fondare i propri rapporti reciproci su quel sentimento di fratellanza che va al di là delle differenze e dei limiti, e spinge a cercare insieme il bene comune”.

Agli Stati, “concepiti come comunità di persone e di popoli”, sottolinea Francesco, “viene chiesto di agire di comune accordo, di essere disposti ad aiutarsi gli uni gli altri mediante i principi e le norme che il diritto internazionale mette a loro disposizione”.

“Una fonte inesauribile d’ispirazione – prosegue il Papa nel suo discorso, pronunciato in spagnolo – è la legge naturale, iscritta nel cuore umano, che parla un linguaggio che tutti possono capire: amore, giustizia, pace, elementi inseparabili tra loro”. “Come le persone, anche gli Stati e le istituzioni internazionali sono chiamati ad accogliere e a coltivare questi valori – prosegue -, in uno spirito di dialogo e di ascolto reciproco. In tal modo, l’obiettivo di nutrire la famiglia umana diventa realizzabile”.

Secondo il Pontefice, “ogni donna, uomo, bambino, anziano deve poter contare su queste garanzie dovunque. Ed è dovere di ogni Stato, attento al benessere dei suoi cittadini, sottoscriverle senza riserve, e preoccuparsi della loro applicazione”.

“Dio – ammonisce il Papa – perdona sempre i peccati, la Terra non perdona mai”.

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