Il mondo si accorge del dramma dei rifugiati | Obama: “Instabilità in Libia crea caos”

di Redazione

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Il mondo si accorge del dramma dei rifugiati | Obama: “Instabilità in Libia crea caos”

| mercoledì 22 Aprile 2015 - 08:24

L’Onu ha espresso apprezzamento per il ruolo dell’Italia e una convinzione comune della “responsabilità condivisa” della comunità internazionale di proteggere migranti e profughi che si imbarcano nel pericoloso viaggio nel Mediterraneo per raggiungere l’Europa. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, nel corso di una telefonata con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che sta preparando il vertice Ue di giovedì 23 aprile.

Ban – nel corso della telefonata a Renzi il cui contenuto e’ stato reso noto dalle Nazioni unite – ha sottolineato il bisogno di assicurare un “robusto meccanismo congiunto europeo di ricerca e salvataggio in mare”. Il segretario generale Onu ha anche fatto presente la necessita’ di assicurare percorsi sicuri e regolari di migrazione e accesso a protezione per i migranti.

E in un’intervista tv, anche Barack Obama ha sottolineato l’importanza di un intervento della comunità internazionale per fronteggiare il problema dei rifugiati, intervenendo sulel cause di instabilità nell’area del Mediterraneo e del vicino Oriente. “Il problema dei rifugiati è in gran parte il risultato di conflitti tribali e differenze religiose in Libia, che stanno creando il caos”, ha detto il presidente americano. “Ma le vittime del disastro vengono da varie parti dell’Africa e del Medio Oriente e fuggono da guerre, povertà e persecuzione. Dobbiamo rimanere concentrati su questa visione: il Medio Oriente e il Nordafrica stanno attraversando un periodo di cambiamenti che non vedevamo da una generazione. Penso che il mondo islamico stia attraversando un processo dove e’ necessario isolare e respingere ogni tipo di estremismo, come quello che vediamo incarnato nell’Isis. Ci vorrà tempo”.

I membri del consiglio di sicurezza dell’Onu hanno espresso “forte solidarietà” ai paesi coinvolti dal traffico illegale dei migranti e “profonda preoccupazione” che l’impatto di questo traffico ha sulla stabilità regionale.

“La voce dell’Italia è stata ascoltata, non solo a Bruxelles ma anche a New York”, ha detto il rappresentante permanente italiano all’Onu Sebastiano Cardi, sottolineando come la dichiarazione del Consiglio sia “un passo significativo in un percorso che passa per il vertice europeo di giovedì per arrivare a misure per debellare il fenomeno del traffico illegale con il sostegno dell’Onu e in una cornice di legalità internazionale”.

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