“Taylor Swift, sei un’ipocrita”: l’attacco del fotografo Jason Sheldon alla nuova ‘paladina’ del pop

di Tancredi Bua

» Intrattenimento » Musica » “Taylor Swift, sei un’ipocrita”: l’attacco del fotografo Jason Sheldon alla nuova ‘paladina’ del pop

“Taylor Swift, sei un’ipocrita”: l’attacco del fotografo Jason Sheldon alla nuova ‘paladina’ del pop

| mercoledì 24 Giugno 2015 - 16:22

La lettera che Taylor Swift ha mandato alla Apple Music è riuscita a far cambiare la politica sulle royalties che la compagnia aveva stabilito, ma il rovescio della medaglia non è tardato ad arrivare: lunedì, il fotografo Jason Sheldon ha scritto una lettera aperta alla cantante di “1989”, allegando al documento una copia del form di autorizzazione per scattare fotografie durante i concerti della Swift.

Nel post, Sheldon ha definito la popstar “un’ipocrita”, che vuole far ricompensare gli artisti per il loro lavoro ma distribuisce un contratto che ha privato i fotografi dello stesso diritto: essere pagati. In una dichiarazione alla stampa, il portavoce inglese della Swift, ha invece spiegato che il fotografo ha mal rappresentato il modulo dell’accordo: “L’accordo standard per i fotografi è stato mal rappresentato, dato che afferma chiaramente che qualunque professionista fotografi il ‘1989 World Tour’ ha l’opportunità di ulteriori usi dei propri scatti, se vengono approvati dal management dell’artista”.

Altro “chiaro malinteso” sarebbe l’affermazione che i diritti d’autore delle fotografie dei concerti passerebbero allo staff della Swift: “Questo accordo non toglie il copyright al fotografo. Ogni artista ha il diritto di – e dovrebbe – proteggere l’uso del loro nome e della loro immagine”.

Sheldon non ha però mai sostenuto che il contratto privi i fotografi dei loro diritti: “Circumnaviga, prende alla larga, il diritto d’autore consentendo alla Swift, e alla sua compagnia, di usare le immagini per la promozione, senza pagarle mai”. In altre parole, i fotografi possiedono le immagini, ma non possono farci nulla, e la Swift può invece usarle in qualsiasi modo voglia.

Il contratto di Sheldon è un vecchio modulo, precedente al tour mondiale di “1989”. Ma le cose non vanno meglio con il nuovo form: un altro fotografo, Joel Goodman, ne ha postato una copia, che contiene una nuova clausola. “Questo contratto è particolarmente vantaggioso – ha spiegato ironicamente Goodman – perché non solo ci priva di qualsiasi diritto sul nostro lavoro, ma limita anche il controllo editoriale e la possibilità di guadagnare dalle nostre fotografie. In più, c’è la minaccia di danneggiare o distruggere gli scatti e gli strumenti di nostra proprietà“.

Ecco la clausola 5 del modulo: “La Firefly Entertainment, Inc., l’Artista o gli Enti Collegati possono confiscare e/o distruggere la tecnologia o i dispositivi che contengono i file originali delle fotografie”. La minaccia, come sostiene Goodman, è evidente. E mentre una cosa è la “confisca dei diritti”, un’altra è la distruzione delle fotocamere o le memorie digitali utilizzate.

C’è da aggiungere, però, un elemento fondamentale: di questi minacciosi accordi, la Swift potrebbe essere completamente all’oscuro.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820