Genoa – Milan, le pagelle. Dzemaili super, Laxalt imprendibile. Romagnoli, giornata da dimenticare

di Redazione

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Genoa – Milan, le pagelle. Dzemaili super, Laxalt imprendibile. Romagnoli, giornata da dimenticare

| domenica 27 Settembre 2015 - 14:23

Ecco le pagelle dell’anticipo della 6a giornata di Serie A tra Genoa e Milan (clicca qui per leggere la cronaca).

GENOA: Lamanna 6,5; De Maio 6, Burdisso 6,5, Marchese 6,5 (25′ s.t. Ntcham 6); Figueiras 5,5 (11′ s.t. Izzo 6), Rincon 6, Dzemaili 7, Laxalt 7; Perotti 6,5; Capel 6, Pavoletti 6 (40′ s.t. Gakpé s.v.). All. : Gasperini.

MIGLIORI DEL GENOA:

Dzemaili: Lotta su ogni pallone e detta con ordine i tempi di gioco. Fortunato a trovare la deviazione di Bonaventura in occasione del gol su punizione, ma come si suol dire, ‘la fortuna aiuta gli audaci’, e lui lo è stato.

Laxalt: Velocità e tecnica al servizio di Gasperini: va a nozze negli ampi spazi lasciati dagli avversari, che non lo prendono praticamente mai. Si prodiga anche in fase difensiva.

PEGGIORI DEL GENOA:

Figueiras: È chiamato a colmare il vuoto lasciato dall’indisponibile Cissokho, ma non riesce ad entrare mai in partita. Gasperini lo sostituisce nel secondo tempo con Izzo.

MILAN: Diego Lopez 6; Calabria 5,5, Zapata 6, Romagnoli 4, De Sciglio 5,5; De Jong 5 (47′ p.t. Ely 6), Montolivo 6,5 (31′ s.t. Kucka 6), Bertolacci 6,5; Bonaventura 5,5 (35′ s.t. Bacca); Luiz Adriano 5, Balotelli 6. All. : Mihajlovic.

MIGLIORI DEL MILAN:

Bertolacci: Torna in quello che è stato il suo stadio fino alla scorsa stagione e riesce a strappare qualche applauso anche ai suoi ex tifosi: è senza dubbio il più positivo dei suoi.

Montolivo: Prova a prendere per mano la squadra: non ci riesce, ma oggi sarebbe stato molto difficile per chiunque: l’atteggiamento è comunque quello giusto.

PEGGIORI DEL MILAN:

Romagnoli: Troppo nervoso, spesso e volentieri si mette a tu per tu con l’arbitro, che nel primo tempo lo butta fuori per doppia ammonizione: giornata decisamente da dimenticare per lui.

Luiz Adriano: Un vero e proprio fantasma nell’attacco rossonero: i compagni lo cercano, soprattutto Balotelli, ma lui non fa niente per rendersi ‘visibile’ e aiutare la propria squadra.

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