Scandalo Eni, nuove intercettazioni choc | Gemelli avrebbe coinvolto altri ministri

di Fabrizio Messina

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Scandalo Eni, nuove intercettazioni choc | Gemelli avrebbe coinvolto altri ministri

| domenica 03 Aprile 2016 - 08:52

Federica Guidi, ex ministro dello Sviluppo Economico, non sarebbe stato l’unico componente del governo Renzi ad adoperarsi per far approvare l’emendamento che dava il via libera al progetto “Tempa Rossa”.

Secondo il dirigente della Total Giuseppe Colabianchi, infatti, alcuni ministri hanno avuto rapporti diretti con i vertici del colosso petrolifero e per questo hanno deciso di inserirlo nella legge di Stabilità 2015.

Questo è emerso da una telefonata intercettata tra Cobianchi e Gianluca Gemelli, il compagno del ministro Guidi.

Stando a quanto rivelato dal Corriere della Sera, gli atti della procura di Potenza svelano i retroscena del varo di quella norma e il motivo che ha convinto i pm a interrogare la stessa Guidi e Maria Elena Boschi.

Nelle conversazioni agli atti Guidi parla infatti di “accordo”. I magistrati vogliono quindi accertare quali trattative furono avviate per sbloccare il provvedimento e quali esponenti dell’esecutivo furono coinvolti.

“L’ingegner Cobianchi attribuiva molte delle responsabilità alle imminenti elezioni regionali in Puglia e quindi all’indisponibilità della politica locale di schierarsi in favore della costruzione dei serbatoi di stoccaggio a Taranto”, scrivono gli investigatori.

Viene anche riportata la parte di colloquio che conferma i contatti avuti con esponenti dell’esecutivo. Cobianchi: “Purtroppo dagli incontri romani, diciamo sono emerse alcune conferme positive per quanto riguarda la volontà del governo, dei ministeri di andare avanti… mi riferisco alla questione Taranto”. Gemelli: Se lei ha bisogno di una mano lo sa, a disposizione, per quello che… posso…”. Cobianchi: “So che il ministro in prima persona si è adoperato nelle settimane scorse con la regione Puglia per cercare di promuovere questo incontro, che sarebbe stato importante… Purtroppo da quello che so la regione Puglia non ha dato una disponibilità a questa roba, per motivi politici sostanzialmente, da quello che ho capito, quindi adesso si cercherà di far passare nella legge di Stabilità un po’ quello che è necessario far passare… ovviamente c’ è tutta una serie di iniziative che con… che si sta cercando di portare avanti anche sul piano, mi lasci dire, giuridico nei confronti delle delibere che sono state prese al comune di Taranto, eccetera… però la situazione è un po’ ingarbugliata… ecco, in questo momento… però ecco ci tengo a precisare che noi non sospendiamo niente, cioè i lavori in corso vanno avanti”.

Successivamente il ministro Guidi comunica a Gemelli che la situazione si è sbloccata e lui manda un sms di conferma a Cobianchi: “Le confermo che Tempa Rossa è stata definitivamente inserita come emendamento del governo nella legge di Stabilità. Buon we. Gianluca”.

“È importante evidenziare come la società facente capo al Gemelli, la “Ponterosso Engineering“, abbia ottenuto rapidamente l’inserimento nella bidder list per partecipare da subito a una gara indetta dalla Total nel settore ingegneristico pur non essendosi ancora perfezionato il discorso della attribuzione delle “qualificazioni”. Esito ricollegabile al considerevole peso specifico rivestito da Gemelli, non in quanto tale, ma in quanto soggetto dotato di significativa contiguità rispetto a quegli ambienti governativi aventi competenza istituzionale nella soluzione di problematiche che stavano a cuore alla Total”, scrive il guidice.

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