Pasta italiana, il 56% della produzione va all’estero

di Rosanna Pasta

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Pasta italiana, il 56% della produzione va all’estero

| martedì 15 Maggio 2018 - 13:23

La pasta italiana piace oltreconfine. Da una ricerca condotta dall’Aidepi, Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, emerge che il 56% della pasta prodotta in Italia finisce nel mercato estero. Tutti i nostri pastifici, dunque, destinano una parte della produzione all’export.

Pasta italiana, il 56% della produzione va all’estero

Il mercato europeo è quello che predilige più di tutti la pasta italiana. Sul podio ci sono Germania, Francia e Regno Unito, con circa 1 miliardo di piatti di pasta serviti all’anno e un controvalore di circa 1 miliardo di euro. In pratica, 3 piatti di pasta su 4, tra quelli consumati in Europa, provengono da un pastificio italiano.

Aumentano  anche i paesi esteri che amano la pasta italiana. Sono ben 200 i paesi destinatari del prodotto, il 34% in più negli ultimi 25 anni, con un raddoppio della quota esportata, che è passata da 740 mila e oltre 2 milioni di tonnellate. In base ai dati del 2017, il consumo di pasta italiana è aumentato notevolmente in Lituania – ben il 52% in più – , del 22% in Spagna, del 14% in Belgio, nei paesi dell’Est come Ucraina e Bielorussia, che registra una crescita del 32%. Un buon segnale arriva anche dalla Russia che con le sue 23 mila tonnellate di pasta segna una crescita del 9%.

Il piatto italiano più amato all’estero sono gli spaghetti al ragù di carne, o spaghetti bolognaise, anche se ultimamente si registra un aumento del consumo di pesto italiano. Gli inglesi, per esempio, ne acquistano una media di 40 vasetti al minuto.

La ragione di questo incremento potrebbe ricercarsi un un generale cambiamento delle abitudini alimentari. La dieta dei francesi sembra sempre più attenta agli sprechi e all’ambiente, mentre, secondo un’analisi del Defra – Department for environment, food and rural affairs – gli inglesi mangiano circa 3,5 kg di pasta pro capite, ma per 3 su 10 di loro la cucina italiana è la migliore, seguita da quella di casa, la cinese e l’indiana. Anche i tedeschi mostrano maggiore interesse alla pasta, consumando oltre 700 mila tonnellate di pasta, di cui la metà prodotta in Italia.

 

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