La panchina della Sampdoria rimane un rebus difficile da sciogliere. Dopo l’esonero di Delio Rossi sembrava ormai cosa fatta l’arrivo a Genova di Sinisa Mihajlovic, ma le dichiarazioni del tecnico serbo sembrano portare verso tutt’altra direzione. “Penso solo alla Serbia e a nessun altro club – ha detto Mihajlovic – e continuerò ad allenarla ancora. Non ne voglio sapere di altri club e al momento il mio unico pensiero è rivolto alla partita di domani con la Russia”.

Una chiusura netta verso una possibilità che sembrava molto più che un’ipotesi. Le ultime indiscrezioni parlavano di un accordo fino a giugno con rinnovo automatico in caso di salvezza. Oggi la smentita dell’ex calciatore di Roma, Sampdoria, Lazio e Inter. Ma il suo contratto con la federazione serba scade proprio a fine mese e proprio questo particolare lascia pensare che si possa trattare della classica smentita di rito di fronte ai giornalisti. “Dopo queste due partite – quella con la Russia e un’altra amichevole contro una rappresentativa di giornalisti – parlerò con i dirigenti della federazione e vedremo cosa succederà”.

Mihajlovic ha giocato con la Sampdoria dal 1994 al 1998, collezionando 128 presenze e 15 reti. Proprio alla Sampdoria avvenne il cambio di ruolo da centrocampista a difensore centrale. La nuova posizione gli venne trovata a fine 1995 da Sven-Göran Eriksson che decise di schierarlo in quella porzione di campo in occasione di un incontro di coppa Italia contro il Cagliari al posto del compagno Franceschetti espulso dall’arbitro. Da allora la sua carriera continuò sulla terza linea dove si è affermato come centrale dall’ottima efficacia. Adesso il probabile ritorno nelle vesti di allenatore dopo le esperienze italiane sulle panchine di Bologna, Catania e Fiorentina.