Zlatan Ibrahimovic è il nome più eccellente tra quelli che questa estate dovranno guardare i Mondiali dalla televisione. D’altronde lo spareggio contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo lasciava ben poche alternative. Il Mondiale avrebbe dovuto rinunciare a uno dei due grandi attaccanti.

E nel caso di Ibrahimovic potrebbe essere sfumata l’ultima occasione per essere protagonista a un Mondiale. Nel 2014 Ibra compirà 33 anni e difficilmente potremo rivederlo nel 2018 in Russia a 37 anni. È vero che la sua integrità fisica e la classe innata potrebbero permettergli di arrivare in buone condizioni a guidare la sua Nazionale anche tra cinque anni, ma come abbiamo visto in quest’ultima occasione la sua presenza da sola non può ovviare alle carenze della squadra.

Il tasso tecnico della manifestazione ne risentirà in quanto mancheranno le giocate e i colpi di genio di uno dei calciatori più forti ma soprattutto continuerà a perdurare l’interrogativo dei tifosi e degli appassionati: Ibrahimovic è in grado di fare la differenza in manifestazioni a scontri diretti?

La storia e le statistiche al momento dicono di no e probabilmente continueranno a ribadirlo in futuro. Tra l’altro Ibrahimovic sembra arrivato allo zenit della sua maturazione fisica, tecnica e mentale, e quello di Rio sarebbe potuto essere davvero un Mondiale da primadonna. Gli scherzi del sorteggio hanno messo di fronte le Nazionali con le migliori espressioni tecniche individuali tra i presenti agli spareggi e hanno deciso per lui. Con grande rammarico di tutti gli appassionati di bel calcio.