“Da quando è nato Francesco mi sento più mamma che suora”. Sono queste le parole che ha usato suor Roxanna, che qualche giorno fa a Rieti ha dato alla luce un bambino. Originaria di El Salvador, 32 anni, in Italia da quando era ragazzina, la scorsa primavera era tornata a casa in Sudamerica. E lì probabilmente, è rimasta incinta.

Quando è arrivata in ospedale, ai sanitari che l’hanno presa in cura continuava a dire “Non è possibile, sono una suora”, e subito dopo si è chiusa nel silenzio. Ma poi la gioia la preso il sopravvento. L’assistente sociale che la segue ha detto che “è serena, consapevole della sua scelta, non nutre sensi di colpa ma pensa solo al suo bimbo, che già allatta e terrà con sé dopo essere stata dimessa dall’ospedale”.

“Ha fatto tutto da sola, siamo sconvolte e non sappiamo nulla – ha detto suor Erminia, la madre superiora del convento di Campomoro. – e ora che vuole che le dica: non ha saputo resistere alla tentazione, ma non ha fatto del male a nessuno”.

Per monsignor Gianfranco Girotti, per oltre dieci anni, fino al giugno 2012, reggente della Penitenzieria Apostolica, il primo Tribunale della Curia romana, l’aver violato il voto di castità, comunque, non fa sì che la religiosa incorra nella scomunica. “La sanzione è già quella di essere dimessa dall’istituto religioso”, ha dichiarato.

Roxana adesso sta contando sulla solidarietà di molto donne della cittadina che stanno organizzando una colletta per comprare ciò di cui ha bisogno il piccolo, che si chiama Francesco, come il Papa.