“I biglietti? Una colletta e un piccolo debito” | Parlano i lavoratori della protesta a Sanremo

di Azzurra Sichera

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“I biglietti? Una colletta e un piccolo debito” | Parlano i lavoratori della protesta a Sanremo

| mercoledì 19 Febbraio 2014 - 11:53

È partita con attimi di tensione la prima serata della 64° edizione del Festival di Sanremo. Fabio Fazio non ha fatto in tempo a iniziare il suo discorso di apertura che dalle impalcature due uomini arrampicati minacciano di buttarsi (IL VIDEO).

Sono molto agitati hanno dei fogli un mano, una lettera che vogliano sia letta da Fazio. Sono due lavoratori del consorzio di bacino Napoli Caserta, disperati per la precarietà della loro situazione lavorativa che sono riusciti di sicuro a far parlare della loro situazione tutti i giornali di oggi. Del resto si sa, il palco dell’Ariston è un palcoscenico importante.

Intervistati dal quotidiano Il Mattino, Antonio Sollazzo e Marino Marsicano, hanno spiegato di aver acquistato i costosissimi biglietti per la prima serata della kermesse con “una colletta e un piccolo debito”, proprio per approfittare dell’audience e parlare a tutta l’Italia. Insieme a loro, sarebbe dovuta salire sulle impalcature anche una donna, Maria Rosaria Pascale, che però si è sentita male e ha perso i sensi poco prima che i colleghi si arrampicassero.

Nell’intervista telefonica i sue spiegano il loro ingresso nel teatro, senza fornire sul momento indicazioni su come siano riusciti ad arrivare in quel punto del teatro superando i controlli. Sollazzo, Marsicano e Pascale, in serata, sono stati condotti in commissariato per l’identificazione e hanno annunciato che “non è finita qui, andremo a Bruxelles”.

Ma il loro non è il primo tentato suicidio in funzione di telecamera. Nel 1995 Pippo Baudo andò sugli spalti e salvò un uomo. Anche se in quell’occasione qualcuno pensò che fosse stato un espediente di Pippo per far salire gli ascolti…

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