Il Trapani ricorre contro la chiusura della Curva. “Episodio opera di un singolo”

di Vito Orlando

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Il Trapani ricorre contro la chiusura della Curva. “Episodio opera di un singolo”

| mercoledì 26 Febbraio 2014 - 21:12

Il giorno dopo la decisione del giudice sportivo di chiudere la Curva Nord del Trapani la società si prepara a fare ricorso. Attraverso una nota la dirigenza ha comunicato “di avere avviato le procedure per ricorrere avverso la decisione del giudice sportivo, riconducendo l’episodio occorso sabato al ‘Provinciale’ all’azione sconsiderata di un singolo soggetto, probabilmente non consapevole del danno, non solo economico, ma anche e soprattutto d’immagine, che avrebbe arrecato”.

Ieri il giudice sportivo aveva deciso di squalificare il settore di stadio perché “prima dell’inizio della gara, nella fase di riscaldamento, dalla Curva occupata dai sostenitori del Trapani venivano lanciati due sassi, dalle dimensioni di una noce, nei confronti di un Assistente che veniva colpito da un sasso all’anca sinistra e l’altro gli sfiorava un ginocchio; ritenuto che tale condotta integra inequivocabilmente, senza la necessità di ulteriori approfondimenti, gli estremi della ‘responsabilità delle società per fatti violenti dei sostenitori’, rilevante ai fini sanzionatori; delibera di sanzionare la società Trapani con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato ‘Curva Nord’ privo di spettatori e infligge la sanzione dell’ammenda di euro 7.000, entità della sanzione attenuata , per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza”.

Una decisione, quella del giudice sportivo che macchia un’intera tifoseria, e un po’ anche l’immagine di una città. Era dal 1971 che i tifosi trapanesi non facevano parlare di sé per episodi poco edificanti accaduti allo stadio Provinciale. Una gara in serie D contro il Bagheria, che portò a una invasione di campo da parte di tifosi di curva e gradinata, con danneggiamenti anche alle infrastrutture del campo. Allora vi fu una squalifica di ben sette mesi del campo con la squadra che dovette giocare sempre in trasferta fino alla fine del campionato e all’inizio del successivo.

E purtroppo mentre la squadra naviga nei quartieri alti della classifica grazie a tredici risultati utili consecutivi, questo episodio fa il paio con un altro verificatosi qualche settimana fa, appannando l’immagine di una tifoseria che ormai da decenni si era sempre contraddistinta per calore, attaccamento alla squadra e anche per ospitalità con i supporter delle squadre avversarie.

Lo scorso 8 febbraio, infatti, nel corso della gara Trapani-Empoli, uno dei più noti leader degli ultras della Curva Nord ha malmenato un tifoso toscano. Inquadrato dalle telecamere, gli sono stati inflitti tre anni di Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, emanato dal questore di Trapani Carmine Esposito. E proprio sabato all’inizio di Trapani-Modena uno striscione di solidarietà nei suoi confronti era apparso nella curva degli ultras granata. Episodi di violenza che danneggiano la squadra, compiuti da chi dovrebbe sostenerla. In un momento così importante per il calcio trapanese, è la prima cosa che bisogna evitare.

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