Mafia, sequestro di beni per l’imprenditore Santi Bonanno /FOTO | La confisca per oltre cinque milioni di euro

di Redazione

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Mafia, sequestro di beni per l’imprenditore Santi Bonanno /FOTO | La confisca per oltre cinque milioni di euro

| mercoledì 05 Marzo 2014 - 09:51

Sequestro di beni mobili e immobili nei confronti dell’imprenditore siciliano Santi Bonanno, in carcere dal febbraio 2013 per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo hanno eseguito questa mattina i carabinieri del Ros su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia.

Il sequestro ha interessato aziende attive nel settore del movimento terra, azioni e rapporti di credito, altri beni mobili e immobili per un valore complessivo di cinque milioni di euro.

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L’indagine patrimoniale svolta dai Carabinieri del Ros ha documentato, sottolineano gli investigatori, come l’attività imprenditoriale esercitata da Bonanno nel settore della realizzazione di opere di rilevanza pubblica fosse strettamente connessa agli interessi criminali della mafia. In particolare di quelli della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) e, in particolare, dell’articolazione denominata “dei Mazzaroti”.

In particolare, le inchieste “Vivaio” e “Zefiro” avevano evidenziato come l’imprenditore avesse assunto una posizione di rilievo nel panorama imprenditoriale della provincia di Messina grazie ai suoi rapporti con il clan dei Mazzarroti. Documentati i rapporti con il capomafia Carmelo Bisognano, arrestato nell’ambito dell’operazione “Icaro” e sottoposto al 41 bis, nonche’ con il reggente Tindaro Calabrese, figura di riferimento di Cosa nostra nella provincia di Messina e tra i pochi in diretto contatto con i boss palermitani Salvatore e Sandro Lo Piccolo fino alla loro cattura.

Erano stati individuati gli interessi dell’organizzazione mafiosa barcellonese nel settore della realizzazione di opere di rilevanza pubblica – quali la metanizzazione dei comuni del versante tirrenico della provincia di Messina, i lavori del complesso turistico di Portorosa e la costruzione di impianti eolici – ed era stato documentato come l’imprenditore colpito dal provvedimento di sequestro fosse stato parte attiva di questo sistema, controllando i lavori destinati alla realizzazione di opere pubbliche.

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