Kabobo era malato ed emarginato | Per il gup “ha ucciso per farsi catturare”

di Redazione

» Cronaca » Kabobo era malato ed emarginato | Per il gup “ha ucciso per farsi catturare”

Kabobo era malato ed emarginato | Per il gup “ha ucciso per farsi catturare”

| mercoledì 04 Giugno 2014 - 15:28

La ”condizione di emarginazione sociale e culturale” di Adam Kabobo, il ghanese che nel maggio 2013 uccise tre passanti a colpi di piccone, è stata ”valutata quale concausa della patologia mentale riscontrata, nel riconoscimento della seminfermità mentale”.

A scriverlo è il gup nelle motivazioni della sentenza di condanna a 20 anni, secondo il quale la ”condizione di stress derivante dalla lotta per la sopravvivenza ha inciso sulla patologia” di Kabobo. Uno stress che ha aggravato “la sintomatologia delirante e allucinatoria e la comprensione cognitiva”.

Anche nella perizia, ripresa dal gup, si afferma che il ghanese voleva ”uccidere e con l’occasione farsi catturare per soddisfare i propri bisogni primari”.

All’alba di quell’11 maggio del 2013, Kabobo è uscito da casa e ha ucciso per strade tre persone, e ne ha ferite altre quattro. Lui aveva difeso la sua furia omicida dicendo che aveva sentito delle “voci” che lo aveva spinto a fare quello che ha fatto.

Il 15 aprile il gup di Milano ha condannato il ghanese a vent’anni di carcere, ossia il massimo della pena che poteva essere inflitta, tenendo conto della semi infermità mentale e dello ‘sconto’ previsto per il rito abbreviato. La perizia psichiatrica aveva accertato un vizio parziale di mente: Kabobo soffre di ”schizofrenia paranoide”, ma la sua capacità di intendere al momento dei fatti non era ”totalmente assente” e la sua capacità di volere era sufficientemente ”conservata”.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820