Le richieste da parte dei governi nazionali a Twitter di fornire i dati degli utenti è in continuo aumento. Nel primo semestre del 2014 la piattaforma di microblogging ha ricevuto, da parte dei governi, ben 2.058 richieste di dettagli sui dati degli utenti. In totale i Paesi che hanno effettuato le richieste sono stati 54 in tutto il mondo. Questo dato emerge dall’ultimo rapporto pubblicato dalla compagnia di Internet nel suo “Rapporto sulla trasparenza”.
In testa, tra i Paesi che hanno effettuato richieste di dati, con il 61 per cento del totale, 1257 richieste, gli Stati uniti d’America, a molta distanza le 192 del Giappone e le 189 dell’Arabia Saudita. Nel Vecchio continente a guidare la classifica il Regno Unito con 78 richieste, poi la Spagna con 43, la Francia con 36, la Germania con 14 e l’Italia con 10.
La richiesta che principalmente viene fatta riguarda le email degli utenti e i loro indirizzi IP se si tratta di indagini che hanno a che fare con reati penali. Sono ad aumentare anche le richieste di rimozione dei contenuti. I Paesi che le hanno effettuate in questo caso sono 31 per un totale di 432 richieste, in aumento del 14 per cento per ragione che vanno dalla diffamazione alla presenza di contenuti vietati. In questo caso a guidare la classifica è la Turchia con 186 richieste, poi la Francia con 108 e la Russia con 32.
