Ebola, Ban Ki-moon: “Serve un miliardo di dollari” | Possibile contagio per un missionario spagnolo

di Redazione

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Ebola, Ban Ki-moon: “Serve un miliardo di dollari” | Possibile contagio per un missionario spagnolo

| giovedì 16 Ottobre 2014 - 18:09

“Ebola è un enorme problema mondiale che richiede una risposta globale”: lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, lanciando un appello alla comunità internazionale affinché “finanzi il miliardo di dollari di aiuti” richiesto per contrastare il virus.

Dopo il primo dicembre il numero dei contagi di Ebola dovrà cominciare a diminuire. È questo l’obiettivo degli sforzi internazionali indicato dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon parlando al Palazzo di Vetro. La solidarietà di tanti paesi non basta, ha detto, servono azioni concrete.

Un nuovo missionario spagnolo, reduce dalla Liberia, è stato ricoverato in ospedale a Madrid con sospetti sintomi di ebola anche se al momento, riferisce il quotidiano El Mundo, si tratterebbe solo di febbre a 37,6 gradi. Il sacerdote appartiene allo stesso ordine deigli altri due missionari rimpatriati dall’Africa occidentale nelle ultime settimane contagiati del virus, che ne ha ucciso uno.

Intanto Nina Pham, la prima infermiera di Dallas che ha contratto l’ebola, sarà trasferita dal Presbyterian hospital al più attrezzato National Institutes of Health di Bethesda, nel Maryland. Lo ha riferito l’emittente Msnbc. Alla base della decisione vi è la necessità di liberare il reparto dell’ospedale in Texas per eventuali altri casi di persone contagiate. L’altra infermiera malata di ebola è stata già trasferita all’Emory University Hospital di Atlanta.

Un ulteriore possibile caso di ebola è stato segnalato a Parigi: secondo Le Parisien, un’infermiera che aveva curato l’operatrice umanitaria rimpatriata dalla Liberia e guarita dal virus alla fine di settembre, è stata ricoverata con febbre alta all’ospedale “Begin”. Il ministero della Sanità, per il momento, non conferma. E il ministro francese della Salute, Marisol Touraine ha annunciato che i controlli anti-Ebola all’aeroporto parigino di Roissy Chalres-de-Gaulle sui passeggeri in arrivo da Conakry, in Guinea, cominceranno domani mattina.

L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha ridimensionato il rischio di una diffusione di ebola in Occidente, spiegando che è improbabile un’epidemia in Europa o Stati Uniti, dove i sistemi sanitari sono strutturati ed efficienti. Intanto, però, cresce l’allarme internazionale per un’epidemia che sembra essere stata sottovalutata. Per prevenire una diffusione del virus in Europa, i ministri della Salute Ue hanno deciso di agire in modo più coordinato per quanto riguarda le decisioni nazionali sui controlli sui passeggeri provenienti da Liberia, Guinea e Sierra Leone e di sostenere quei Paesi dell’Africa occidentale nel miglioramento dei controlli sanitari su chi parte. È il risultato della riunione informale che si e’ tenuta a Bruxelles per iniziativa della Commissione e della presidenza italiana del Consiglio Ue.

In una conferenza stampa al termine dell’incontro, il commissario Tonio Borg e il ministro Beatrice Lorenzin hanno ripetuto che “il rischio della diffusione del virus in Europa resta basso”, ma che occorre comunque aumentare il livello di guardia per rassicurare un’opinione pubblica allarmata dalle notizie sulla gravita’ dell’epidemia in Africa. Bruxelles fara’ subito partire, in coordinamento con l’Organizzazione mondiale della sanita’, “un accertamento sui sistemi di screaning sanitario delle persone in uscita dai paesi colpiti – ha spiegato Borg – per controllare che siano davvero efficaci e rafforzarli se necessario”.

Apprensione anche nel mondo del calcio. Fifa e Organizzazione Mondiale della Sanità stanno discutendo sull’opportunità di disputare o meno il Mondiale di calcio per club in programma in Marocco dal 10 al 20 dicembre. La Fifa è in allerta, i contatti con l’Oms sono costanti. Michel D’Hooghe, presidente della Commissione medica Oms ha dichiarato: “Dobbiamo fare qualcosa”.

Nel campionato italiano sono diversi i giocatori a rischio per via dei loro impegni in Coppa d’Africa: Gervinho giocherà in Congo con la Costa d’Avorio, Keita con il Mali ad Addis Abeba contro l’Etiopia e poi a Bamako. I ghanesi Badu (Udinese) e Acquah (Parma) saranno impegnati con la Guinea in Marocco. Mbaye dell’Inter e Dramè dell’Atalanta, senegalesi, giocheranno contro la Tunisia. Il terzino marocchino del Palermo, Achraf Lazaar, giocherà contro la Repubblica Centrafricana. Gli algerini Belfodil (Parma) e Ghoulam (Napoli) scenderanno in campo Malawi e Algeria.

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