Urla, rimproveri, punizioni, frasi offensive, strattonamenti nei confronti di bambini di neppure quattro anni, costretti ad ingoiare cibo e lasciati soli per ore sui seggioloni, incustoditi e senza ricambio dei pannolini. Ecco cosa accadeva in un asilo a L’Aquila.

Un incubo terminato grazie all’intervento della forze dell’ordine che hanno sospeso tre maestre, che lavoravano presso il nido “Cip & Ciop”.

L’accusa è di maltrattamenti in danno di minori.

Le indagini della polizia hanno accertato 33 casi di maltrattamenti nel periodo compreso tra il 21 luglio ed il 9 agosto e dal 25 agosto e il 5 settembre di quest’anno. L’asilo dove si sono verificati i fatti è una struttura convenzionata con il Comune dell’Aquila.

Secondo l’accusa i piccoli venivano lasciati ore ed ore sopra i seggioloni (soli, incustoditi e senza ricambio), puniti mettendoli all’angolo o con il seggiolone rivolto verso il muro o ancora lasciati da soli in una stanza.

In un solo caso le riprese video effettuate con delle telecamere posizionate dagli uomini della squadra mobile, coordinati dal dirigente Maurilio Grasso, hanno evidenziato pure uno scappellotto dato da una maestra ad un bimbo; in due casi, poi, si è visto forzare i piccoli nell’alimentazione, costringendoli ad ingoiare, loro malgrado, il cibo.

Le indagini sono partite dopo la denuncia di due educatrici tirocinanti (andate volontariamente subito via dall’asilo).