Non regge il cessate il fuoco in Ucraina dove vengono continuamente violati gli accordi di Minsk. Questa volta la tregua è stata interrotta nel sudest del Paese. Assalti all’esercito sono stati messi a segno ben 15 volte nella notte dalle milizie separatiste, che nelle ultime 24 ore hanno violato 49 volte l’ultimo cessate il fuoco, deciso a Minsk. Lo ha denunciato il servizio stampa dell’esercito di Kiev.
Russia, Ucraina, Francia e Germania – il gruppo “Normandia” – che ha concordato la pace a Minsk il 12 febbraio – hanno denunciato la violazione del cessate il fuoco nell’est dell’Ucraina nel corso di una conference call. Il clima resta teso, nonostante i tentativi di mediazione. Poroshenko ha risposto alla presa di Debaltsevo con la richiesta di intervento dei caschi blu dell’Onu. L’appello, approvato dal Consiglio di sicurezza, è stato bocciato oggi dai filorussi.
Michael Fallon, ministro della Difesa britannico, parlando con la stampa, ha sostenuto che la Nato deve essere pronta a un’aggressione della Russia ai paesi baltici “in qualsiasi forma” si manifesti. “La Nato si sta preparando” ha aggiunto.
Intanto uno scambio di prigionieri di guerra “è atteso per domani” tra le due autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass (Donetsk e Lugansk) e l’Ucraina. Lo ha detto Daria Morozova, commissario per i diritti umani della Repubblica popolare di Donetsk. “Non si tratterà di uno scambio sul principio di ‘tutti per tutti’, ma sarà eseguito in base a delle liste”, ha concluso.
