Milan sotto scacco, la Sud minaccia lo sciopero: “Col Cagliari spalti vuoti”

di Redazione

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Milan sotto scacco, la Sud minaccia lo sciopero: “Col Cagliari spalti vuoti”

| venerdì 20 Marzo 2015 - 13:56

È un messaggio duro, drammatico e accorato quello che la Curva Sud del Milan ha pubblicato sul proprio sito ufficiale. Nel mirino degli ultras rossoneri ci sono ovviamente il presidente Silvio Berlusconi e l’ad Adriano Galliani. La pazienza è finita e in vista del prossimo impegno di San Siro contro il Cagliari, la Sud ha chiesto a tutti i tifosi di disertare gli spalti.

Questi i passaggi principali del comunicato:

….“Stiamo vivendo una situazione assurda da troppo tempo. E’ inutile soffermarsi ancora sulle campagne acquisiti, ne abbiamo già parlato troppo ultimamente, e non vogliamo nemmeno parlare di scelte tecniche. Qui si parla di sentimenti e di passione e l’appello arriva proprio da chi ha sempre vissuto il Milan come una priorità. Quante volte abbiamo fatto delle rinunce per il Milan?  C’è una cosa che è venuta a mancare e che ora vogliamo in quanto tifosi del Milan ed innamorati di questi colori, la Chiarezza!…

…Abbiamo una serie di domande che vorremmo porre al presidente Berlusconi a questo punto come ad esempio:

Perché per anni ci avete buttato fumo negli occhi promettendo un pronto ritorno ai fasti del passato, salvo poi nei fatti iniziare tanti progetti poi abbandonati nel giro di qualche mese? Quanto c’è di vero nelle voci di una cessione, parziale o totale delle quote societarie? Se l’intenzione è vendere la società (…) allora vale la pena cedere la totalità della società e lasciare che qualcun altro prenda in mano la situazione. Quanta voglia ha ancora di riportarci sul tetto del mondo? E se non ne ha voglia, perché prolungare l’agonia di questa mediocrità che ci sta lentamente portando verso il fondo? Noi siamo ancora grati per quanto fatto in questi 29 anni, ma ormai abbiamo toccato il fondo e non vorremmo doverci ritrovare a scavare”.

…Vuole portare avanti la storia della sua famiglia, legandola ancora al Milan? Noi appoggeremmo sicuramente questa scelta, ma se si trattasse di una scelta portata avanti con criterio, lasciando la società in mano a Sua figlia senza l’impedimento di terze persone che ormai hanno fatto il loro tempo (ed i propri interessi), ma soprattutto con un portafoglio da dedicare al Milan e alla ricostruzione del Milan (il riferimento è a Galliani, ndr)…

…E’ sicuro di amare ancora questa squadra come il primo giorno? Non dimentichiamo di certo quanto ha fatto per noi, prendendoci in un tribunale e portandoci in pochi anni ad essere sul tetto del mondo.  Ma purtroppo siamo ormai da troppo tempo di fronte ad un immobilismo che ci fa sentire soli, abbandonati a noi stessi e quasi rassegnati…

…è giunta l’ora di prendere in mano la situazione e, a partire da domani cominceremo con una serie di iniziative volte ad ottenere chiarezza e far capire che troppe cose non ci vanno più bene.  Invitiamo  TUTTI a disertare lo stadio in occasione di Milan – Cagliari, ma non fermandoci solo a quello, vi chiediamo di evitare di acquistare ogni tipo di merchandising ufficiale. Evitando Casa Milan ed ogni genere di iniziativa per questa giornata…

…Dovranno restare completamente soli, come ci hanno fatto sentire tante, troppe volte in questi anni. Invitiamo chi ha già fatto prenotazioni di viaggi o acquistato il biglietto a restare, se possibile,  fuori dallo stadio e se questo fosse impossibile (comprendiamo perfettamente il disagio in quanto siamo sempre i primi a viaggiare per questo nostro grande amore),  quantomeno a non esporre striscioni e bandiere, e ad astenersi dal tifare…

…è giunta l’ora di lasciare da parte le chiacchiere da bar o da internet ed iniziare a dimostrare nei fatti quanto ognuno tiene davvero a questa situazione. E’ l’ultimo appello da parte di Curva, Milan Club e tutto il popolo rossonero, al Presidente, ossia alla persona che più di tutti in questo momento può fare chiarezza e risolvere questa situazione, dopo di che saremo consapevoli che non resterà altra via se non una forte opposizione”.

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