Forse adesso la panchina rossonera schricchiola un po’ meno. Dopo gli accostamenti dei vari Mihajlovic, Sarri e Donadoni, ci ha pensato l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani ad allontanare l’ombra di un nuovo allenatore dalle spalle di Pippo Inzaghi: “Sono convinto – ha detto – che se faremo bene fino a fine stagione sarà il nostro allenatore anche per l’anno prossimo”.

Dunque, ancora fiducia a Inzaghi che sta cercando di far rientrare in porto una nave che però, in questa traversata che è stata finora la Serie A targata 2014/2015, ha imbarcato tanta, troppa acqua. Dopo aver evitato in extremis la sconfitta nel match contro la Samp, adesso il derby-esame contro l’Inter potrebbe risultare decisivo per il finale di stagione dei rossoneri. Chissà se a fine anno, invece, la società sarà ancora in mano a Silvio Berlusconi: “Le sue decisioni verranno prese per amore del Milan”, ha assicurato Galliani.

Quindi, un’altra spazzata d’area. Allontanato Mihajlovic, stavolta con una nota ironica: “Se mi piace? A me piacciono di più le signore…”. È tornato serio, però, parlando della sfida ai cugini nerazzurri di domenica prossima: “Il derby di Milano è sempre stato molto sportivo, i tifosi vanno allo stadio assieme, milanisti con gli interisti e credo che Milano continui ad essere una città molto avanti sotto questo punto di vista”.

L’Europa non è propriamente a portata di mano. Il quinto posto è ancora lontano, ma Galliani ci crede, e spinge il suo Milan a fare lo stesso: “Sette punti sono tanti, ma noi abbiamo il dovere di crederci finché la matematica non ci condanna”.

Seduto sulla panca rossonera, poi, c’è un Suso che scalpita per trovare più spazio: “È un talento importante, ha già fatto delle esperienze di livello nella sua carriera. In allenamento gli vedo fare grandi cose e speriamo che continui così”.