Napoli, carcere “soft” per Nicola Cosentino | In manette un agente penitenziario compiacente

di Redazione

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Napoli, carcere “soft” per Nicola Cosentino | In manette un agente penitenziario compiacente

| mercoledì 29 Aprile 2015 - 13:39

Una rete di complici e favori per rendere la permanenza in carcere dell’ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino più “soft”. È scattata così una nuova ordinanza di custodia cautelare per Cosentino, già detenuto in carcere e ora accusato dalla Dda di Napoli del reato di corruzione. Ordine di arresto anche per il cognato di Cosentino e un agente di Polizia penitenziaria e obbligo di dimora per la moglie di Cosentino.

L’accusa nei confronti di Nicola Cosentino è quella di aver ottenuto favori da agenti di Polizia penitenziaria nel carcere di Secondigliano, a Napoli. Gli agenti gli avrebbero fatto pervenire messaggi di parenti e congiunti e gli avrebbero recapitato alcuni oggetti, come un iPod. A consegnarli sarebbe stato il cognato, Giuseppe Esposito, 54 anni, consigliere comunale a Trentola Ducenta (Caserta), filmato durante incontri con gli agenti penitenziari in stazioni di servizio nei dintorni di Caserta.

In cambio di soldi e dell’assunzioni di familiari, l’agente di custodia di Secondigliano, Umberto Vitale, 43 anni, avrebbe ricevuto oggetti e documenti da far entrare nel carcere e da recapitare a Cosentino. Tra essi, un iPod, trovato nel corso di una perquisizione il 21 marzo scorso nella cella dell’ex deputato, che subito dopo fu trasferito nel carcere di Terni.

Dalle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, è emerso che l’agente Vitale avrebbe fatto entrare i beni nella sua auto, contando sul fatto di non essere perquisito. Inoltre avrebbe permesso all’ex politico di muoversi liberamente di notte all’interno del carcere di Secondigliano. Tali privilegi sarebbero stati assicurati anche ad alcuni detenuti del clan Simeoli.

In una circostanza, hanno accertato gli investigatori, Vitale e Giuseppe Esposito, fratello della moglie di Cosentino, Maria Costanza Esposito, si sarebbero incontrati al distributore senza scambiarsi nulla. Per la Dda sarebbe stata l’occasione per scambiarsi messaggi verbali riservati dal momento che i due non si conoscevano. Gli inquirenti hanno accertato incontri tra Vitale e la moglie di Cosentino. Per la donna è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

 

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