Cisl: “Nessun blocco degli scrutini” | Il garante pronto a precettare

di Redazione

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Cisl: “Nessun blocco degli scrutini” | Il garante pronto a precettare

| domenica 17 Maggio 2015 - 09:45

“Nessuna sponda ai Cobas sul blocco degli scrutini, ma il governo deve rispettare l’impegno di dialogare con il sindacato. Lo dice il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan, in un’intervista pubblicata dalla Stampa.

La vertenza contro il progetto di riforma della scuola del governo, in discussione in parlamento, nei giorni di pausa per il fine settimana si sposta sulle colone dei giornali. Al Corriere della Sera, il garante per gli scioperi, Roberto Alesse ha confermato di essere pronto a precettare gli insegnanti in caso di forme estreme di protesta, dannose nei confronti degli studenti.

Per la Furlan, “Il blocco crea disagio alle famiglie e agli studenti. Ci stiamo spendendo per evitare una situazione così grave. Il governo e anche il sindacato devono assumersi le loro responsabilità”.

Il segretario della Cisl fa un mezzo passo verso le posizioni del governo: “Riconosciamo che, per la prima volta dopo anni di tagli, vediamo un numero cospicuo di assunzioni e di risorse per la scuola”, ma sottolinea come all’assunzione prevista di 100mila insegnanti dalle graduatorie ad esaurimento “va aggiunto un piano pluriennale di assunzioni per quei tanti precari che hanno l’abilitazione e lavorano da anni nelle scuole”.

Nella riforma “Occorre più collegialità tra chi lavora nella scuola, le famiglie, gli studenti e le comunità locali. Non abbiamo pregiudizi nei confronti di un preside con più poteri. Il problema è come queste nuove prerogative vengono usate da un dirigente scolastico-manager. Mi riferisco alla valutazione degli insegnanti dopo un anno di prova e alla distribuzione di 220 milioni di euro in base al merito. È sbagliato – continua Furlan – dare a pioggia soldi a tutte le scuole. Le risorse devono andare innanzi tutto alle scuole di frontiera che più affrontano il disagio”.

Il garante ha ribadito al Corriere quanto annunciato nei giorni scorsi: “Di fronte all’eventuale violazione palese delle normative di settore si porrebbe il problema di ricorrere a quello strumento eccezionale, a tutela delle famiglie e degli studenti che hanno diritto ad una regolare conclusione del loro cicli di formazion. L’Autorità di garanzia non ha ricevuto alcuna comunicazione. Se arriveranno, esamineremo le carte. Ma a nessuno è dato muoversi al di fuori delle regole. I diritti degli utenti vanno tutelati”. Il presidente sottolinea come l’accordo del 1999 vieti categoricamente la proclamazione di scioperi in concomitanza con le giornate nelle quali si effettuano gli scrutini finali.

 

Nonostante la minaccia di precettazione, i Cobas hanno indetto il blocco degli scrutini e di ogni attività scolastica per due giorni, auspicando che lo stesso facciano tutti gli altri sindacati. Il calendario degli scioperi prevede l’astensione dagli scrutini i giorni 8 e 9 giugno per Emilia-Romagna e Molise; il 9 e il 10 per Lazio e Lombardia; il 10 e l’11 per Puglia, Sicilia e Trentino; l’11 e il 12 per Liguria, Marche, Sardegna, Toscana,Umbria, Campania e Veneto; il 12 e il 13 per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Val d’Aosta; il 17 e il 18 per l’Alto Adige.

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