Fischi al festival di Cannes per il film diretto da Gus Van Sant, “The sea of trees”, e il protagonista principale, Matthew McConaughey. L’attore, presente in sala alla prémière della pellicola, è stato preso di mira dal pubblico che non solo ha fischiato contro di lui, contro il regista e gli altri attori, ma si è lanciato in veri e propri boati di disapprovazione, bocciando quello che per alcuni è il film peggiore nella carriera di Van Sant.

McConaughey, che si è presentato con un’insolita barba folta, sembra avere preso con filosofia questo atteggiamento ostile degli spettatori, sottolinenando come il pubblico abbia il diritto di manifestare la propria delusione nei confronti di ciò che non è piaciuto. I fischi della platea sono sembrati però più indirizzati al suo personaggio e alla trama del film che all’attore di per sé. La storia racconta, infatti, le vicende di un aspirante suicida che, arrivato nella foresta dei suicidi sulla base del monte Fuji, in Giappone, conosce un uomo (interpretato dall’attore giapponese Ken Watanabe) con il quale affronterà un viaggio dal finale inaspettato.

La storia non ha, però, riscontrato l’interesse del pubblico di Cannes, unanime nel bocciare Gus Van Sant che ha vinto per due volte la palma d’oro, nel 2003 per “Elephant” e nel 2007 per “Paranoid Park”. Inoltre, il regista è stato candidato per due volte anche all’Oscar come miglior regista: nel 1997 con “Will Hunting” e la seconda per “Milk” nel 2009. Nelle interviste dei giorni scorsi era stato lo stesso McConaughey ad ammettere la difficoltà nell’interpretazione e la fatica da lui attraversata per entrare nel personaggio. Allo spietato pubblico di Cannes questo non è sfuggito.