Squadra mobile, Ardenzi smaschera Sabatini che però riesce a scappare…

di Azzurra Sichera

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Squadra mobile, Ardenzi smaschera Sabatini che però riesce a scappare…

| lunedì 08 Giugno 2015 - 21:00

È un finale aperto quello della prima stagione di Squadra Mobile. Ardenzi e la sua squadra riescono a mettere insieme i pezzi e a smascherare Sabatini raccogliendo le prove dei suoi traffici illeciti. Solo che il poliziotto corrotto riesce a scappare all’arresto con l’aiuto del suo socio in affari e della sua compagna. Per Ardenzi quindi la caccia non è ancora finita.

Ecco il riassunto dell’ultima puntata.

 

Oggi è il matrimonio di Valeria ma la poliziotta è comunque in servizio. La squadra si riunisce: Ardenzi vuole qualcuno fisso su Sabatini ma la Zaccardo interrompe la riunione. Dal canto suo Sabatini “per provocare” Ardenzi indossa la camicia senza il bottone che ha perso durante la colluttazione che ebbe il giorno del compleanno del commissario. Il poliziotto corrotto rassicura la fidanzata: “Tranquilla per Ardenzi, ce lo siamo tolti dalle palle”.

Infatti nel frattempo la Zaccardo comunica ad Ardenzi la sua nuova destinazione, Viterbo: “Sarà operativo a partire da dopodomani”. Roberto si dispera con Sandro: “È tutto finito”. La squadra però non vuole mollare il colpo e ha un unico obiettivo: arrestare Sabatini.

Per Isabella però non è un momento facile: suo padre sta per morire. L’uomo implora alla figlia di perdonarlo: “Lasciami nel passato e viviti la tua vita” le dice. Lei, piangendo a dirotto, riesce solo a stringergli la mano assistendo al suo ultimo respiro. 

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Ma per la poliziotta la giornata non continua bene: Giulio, il suo ex fidanzato, viene portato al pronto soccorso dopo essere stato aggredito.

Intanto la fidanzata di Sabatini raggiunge la compagna di Bianchi la quale le consegna il tablet con tutte le indicazioni del carico di droga. Dopo aver preso il tablet, la ragazza del poliziotto le punta la pistola contro ma alla fine non le spara. “Dobbiamo eliminare ogni testimone e andarcene” le dice arrabbiato Sabatini al telefono quando lei gli racconta cosa è successo.

Roberta va in ospedale a trovare Giulio: è stato picchiato da uno a cui deve dei soldi. “Io gioco Robé, gioco a tutto” le confessa alla fine il fratello. A sentire tutto da fuori la porta della stanza, senza essere vista, è Isabella. Giulio racconta alla sorella che aveva tentato di raccontare tutto a Isabella ma che lei lo aveva scambiato per uno stalker.

Sabatini si incontra con la fidanzata, Vanessa, e scopre che la droga sta per arrivare a Roma: “Ritiriamo il carico che è già pagato e lo diamo al nostro contatto. Tu pensa alle valige io penso al resto” le dice. Ad assistere da lontano alla scena è Ardenzi che segue Sabatini fino a un deposito. Sul sedile del passeggero della macchina di Sabatini, Ardenzi trova una serie di carte da poker: Bianchi, l’ex “socio” del poliziotto corrotto ne aveva una in tasca quando è stato trovato morto. Il commissario capisce che la carta serviva per ritirare il carico di droga.

Squadra mobile, ultima puntata

Ardenzi racconta a Sandro e a Giacomo della carta trovata, del fatto che Bianchi doveva essere “un suo uomo”. Intanto Riccardo accompagna Valeria a casa: mancano due ore al matrimonio. Sotto casa della sposa però non c’è nessuna macchina pronta ad accompagnarla. “Ci vediamo dopo?” gli chiede. “No, ci vediamo appena sei pronta, ti faccio da autista” le risponde Riccardo.

Antonella Ippoliti, la compagna di Bianchi, si decide ad andare in questura per parlare con Ardenzi ma poi dopo aver visto Sabatini ci ripensa e fa marcia indietro.

Sandro intanto è alla ricerca del magazzino di Sabatini ma l’impresa sembra essere più dura del previsto. Sabatini non molla nemmeno per un attimo Ardenzi, lo sommerge di domande ma Roberto svia ogni discorso e preferisce andare dritto al matrimonio di Valeria, dove, con sorpresa di Mauretta, riesce ad arrivare puntale.

Riccardo e Valeria arrivano davanti alla delegazione municipale dove si svolgeranno le nozze. “Non sposarti ti prego, non andare. Io ho sbagliato tutto con te, scappiamo io e te, prendiamo il primo aereo” le dice Riccardo. “Io ti amo Valeria non andare”. “Non posso” le risponde lei scendendo dall’auto. Lui da parte sua rimane in macchina e decide di ubriacarsi disperato.

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Mentre Valeria pronuncia il suo “sì”, Sandro riesce a trovare il magazzino di Sabatini che arriva al municipio alla fine della celebrazione. “Fotografa tutte cose” gli dice Ardenzi e Sandro riesce appena in tempo a capire che dentro il magazzino c’è un allarme e scappa via. L’allarme manda subito un messaggio nel cellulare di Sabatini.

Sandro viene beccato da Vanessa mentre cerca di andare via: lei dall’altra macchina gli spara una serie di colpi. “È ferito ma è vivo” dicono ad Ardenzi appena arriva sul posto. La Zaccardo tenta di mettersi in contatto con Sabatini ma lui continua a non volerle parlare.

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Sabatini se la prende con la fidanzata. “Come ti è venuto in mente di sparare a un poliziotto. Setacceranno tutto, abbiamo meno di 24 ore per andarcene. Hai almeno visto se ha preso qualcosa?”. La ragazza lo sa ma dentro la macchina di Vitale viene trovata una pistola. La Zaccardo chiede che vengano fatti tutti gli esami balistici e Ardenzi le chiede di affidarle il caso. Leo però le ricorda che non può perché è stato trasferito.

Squadra mobile, ultima puntata

La squadra si riunisce in ospedale dove stanno operando Sandro. Arriva anche la Zaccardo che chiede spiegazioni ad Ardenzi, arrivando pure a minacciarlo. Lui non le fa nomi ma le dice che probabilmente una risposta ce l’ha già.

Sabatini si rivolge di nuovo al suo collega Bartolucci: ha bisogno di documenti falsi e ne ha bisogno prima possibile. In questura invece Ardenzi viene convocato dalla Zaccardo ma prima di andare a parlarle vede Bartolucci che però è sfuggente.

Ardenzi racconta tutto alla Zaccardo la quale scopre che tra le prove che ha raccolto il commissario ci sono anche delle autorizzazioni che non ha mai firmato. “Ma perché non mi ha detto niente?” gli dice la Zaccardo che viene sopraffatta da tutte le informazioni che le fornisce il commissario. Sabatini continua a non essere reperibile.

La squadra si coordina e la Zaccardo sembra essere dalla loro parte. Intanto è stato fermata in aeroporto una donna con dei documenti falsi che ha chiesto di parlare con Ardenzi e che ha fatto il nome di Bianchi e di Sabatini.

In ospedale l’infermiera comunica a Giacomo che Sandro ha bisogno di sangue. Dopo avergli dato gli effetti personali di Vitale gli dice che Sandro prima di essere anestetizzato continuava a ripetere un numero: “Trenta”.

Sabatini e Lele erano complici, aiutavano i Bradic a gestire il loro traffico di droga” racconta la donna fermata in aeroporto ad Ardenzi: si tratta di Antonella la compagna di Lele Bianchi. Roberto mostra alla donna anche dei fermo immagine raccolti dalle telecamere che hanno immortalato la compagna di Sabatini, Vanessa, subito prima che sparasse a Sandro. Antonella la riconosce e gli racconta chi è. “Sabatini non perdona mai nessuno, li usa tutti e poi li fa fuori” continua a dire la donna. Ad ascoltare oltre il vetro c’è la Zaccardo; per lei è una doccia fredda.

Squadra mobile, ultima puntata

Sabatini va a trovare il suo “contatto” Enrique mentre Isabella e Riccardo entrano dentro la sua abitazione. Vanessa che era in casa riesce a scappare ma Isabella trova i biglietti aerei. Sabatini viene portato in una fabbrica dove la droga veniva nascosta dentro degli indumenti. Pare essere un’imboscata, quello a cui ha piazzato la droga sembra volerlo uccidere ma Enrique interviene e con i suoi uomini ammazzano tutti. Sabatini riesce a prendersi i soldi prima di andare via.

“Diciamo che era una prova” gli dice Enrique. “Il giro andava pulito. Adesso mi devi un favore, un giorno mi darai la tua vita. Io so tutto di te, tranquillo anche io ero un poliziotto una volta. Abbiamo avuto lo stesso passato” gli dice Enrique. Sabatini gli chiede del tempo per andare a prendere una cosa prima di partire con lui.

Ardenzi riesce a rintracciare Bartolucci e gli confisca i documenti falsi. “Dammi una possibilità per uscirne da poliziotto” gli chiede Bartolucci.

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Sabatini va al garage ma lì trova Ardenzi. “Va bene mi hai beccato e adesso? A te che ne te viene?” gli dice Sabatini. I due parlano, Sabatini cerca di prendere del tempo. “Se mi devi sparare devi farlo mentre sono di spalle” gli dice il poliziotto corrotto che però dentro una valigetta prende una pistola, si gira verso Ardenzi e fa fuoco. Anche Roberto risponde sparando. 

Squadra mobile, ultima puntata

Ad avere la meglio è Ardenzi che però si carica in macchina Sabatini ferito: “Ma come fai a vivere con mille e cinquecento euro al mese? In quella valigetta ci sono 600 mila euro dividiamoceli e andiamo in Messico” gli dice il poliziotto corrotto. “La verità è che tu sei un poveraccio, che sei come l’amico tuo, Mario Belli. Ma chi se lo ricorda quello?”. Ardenzi non ci vede più e scarica Sabatini in mezzo alla strada per evitare di cadere nella tentazione di ammazzarlo.

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Roberto va in ospedale, la Zaccardo gli fa i complimenti per l’arresto di Sabatini e gli dice che c’è una promozione per lui se la vuole. Ardenzi però le dice che gli basta essere reintegrato che vuole meno responsabilità per stare più vicino a Mauretta. Lei invece ha deciso di lasciare il suo incarico.

Anche Sabatini è finito in ospedale ma non viene lasciato solo: Vanessa ed Enrique lo vanno a prendere mettendo ko tutti i poliziotti che erano di guardia. Il resto della squadra invece è da Sandro che finalmente si sveglia. 

La Zaccardo avverte Ardenzi che Claudio è scappato. “Ci rivediamo presto amico” gli lascia scritto Sabatini sulla porta della stanza dell’ospedale. Ardenzi allora si rivolge alla Zaccardo: “Dica al questore che accetto l’incarico”.

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