Roma, il Mef soccorre Marino | “Mai chiesto il rientro dei fondi”

di Redazione

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Roma, il Mef soccorre Marino | “Mai chiesto il rientro dei fondi”

| venerdì 19 Giugno 2015 - 20:14

Il ministero dell’Economia e finanze allenta il cappio che si stava stringendo intorno al collo della giunta di Ignazio Marino, nella Capitale. Con una nota, il ministero, infatti, ha smentito la notizia di una richiesta del Mef al Comune di Roma di “recupero” o “rimborso” delle somme erogate al personale dipendente a titolo di salario accessorio. “Questa notizia è infondata”, recita la nota.
“Nel 2013 l’attuale vertice del Comune di Roma ha chiesto al Mef una verifica di regolarità della propria contabilità. Il Mef, attraverso gli ispettorati della Ragioneria Generale dello Stato, ha svolto nel gennaio 2014 un’ampia ispezione al Comune di Roma che ha portato a rilevare alcune irregolarità contabili, tra cui quella riferita all’aumento del fondo per lo sviluppo delle risorse umane e per la produttività del personale per il periodo 2008-2012.
Nello scorso mese di ottobre il Comune ha fornito alla RGS una serie di considerazioni sull’andamento complessivo della spesa per il personale e sui servizi svolti. La RGS ha ritenuto che queste argomentazioni non fossero tali da superare i rilievi dell’ispezione, sollevati alla luce del Contratto collettivo nazionale di lavoro del personale interessato, e lo ha notificato con una comunicazione all’amministrazione capitolina a fine maggio. Il CCNL di riferimento consente infatti di destinare risorse aggiuntive al fondo a seguito di attivazione di nuovi servizi o dell’ampliamento dei servizi esistenti che richiedano un aumento delle prestazioni del personale
Nella sua comunicazione al Comune, la RGS non fa alcun riferimento ad operazioni di recupero delle cifre erogate. La RGS resta in attesa di conoscere i provvedimenti adottati per una corretta quantificazione delle risorse del fondo”.

Alcuni giornali avevano pubblicato l’indiscrezione secondo cui il dicastero di Pier Carlo Padoan avrebbe potuto chiedere indietro 350 milioni al Comune di Roma. Sulla giunta Marino si era scatenata una nuova bufera, di fronte alla quale, il sindaco, serafico, aveva risposto: “Resto fino al 2023″.

Su twitter il sindaco ha tranquillizzato i lavoratori:

 

“Eravamo fermamente convinti – ha detto Marino – di aver fatto un ottimo lavoro sul contratto decentrato, con il rigore che è richiesto a un’amministrazione quando si confronta con i propri dipendenti. Se poi si arriva a dover pensare di punire i lavoratori che guadagnano 1200 euro al mese, sia chiaro, io sono nettamente dalla loro parte. La questione non è solo del Campidoglio e ora inizierà una vertenza nazionale”.

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