Sicilia, si dimette l’assessore Lucia Borsellino | L’annuncio in una lettera al presidente Crocetta

di Redazione

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Sicilia, si dimette l’assessore Lucia Borsellino | L’annuncio in una lettera al presidente Crocetta

| giovedì 02 Luglio 2015 - 13:03

Si è dimessa Lucia Borsellino assessore regionale alla Sanità in Sicilia. La figlia di Paolo Borsellino, il magistrato ucciso nella strage di via D’Amelio, ha inviato oggi una lettera al presidente della Regione Rosario Crocetta. Negli ultimi giorni si sono dimessi dalla giunta Crocetta, oltre a Borsellino, anche l’assessore all’Agricoltura Nino Caleca e quello alla funzione pubblica Ettore Leotta.

Dal caso della morte della piccola Nicole, allo scandalo Tutino. Per l’ormai ex assessore alla Sanita, le dimissioni sono un atto doveroso: “Ho deciso di rassegnare oggi le mie irrevocabili dimissioni, avendo sentito fortemente il dovere di attendere la scadenza appena decorsa del 30 giugno, entro la quale il ministero della Salute ha rivolto alla Regione l’assolvimento di alcune prescrizioni relative a taluni adempimenti in tema di assistenza materna e neonatale”.

“Considerata poi la concomitante circostanza occorsa, di cui ai recenti fatti di cronaca riguardanti il caso del primario di Chirurgia plastica e maxillofacciale dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello – si legge nella lettera – non posso non manifestare il rammarico conseguente alla lesione che fatti come questo determinano inevitabilmente all’immagine dell’istituzione sanitaria e dell’intera Regione siciliana”.

Nonostante i recenti e preoccupanti fatti di cronaca, per la Borsellino il taglio con il passato è stato netto: “Fatti come questi determinano altresì, in un settore come quello della Sanità, contrassegnato da vicende che in un recentissimo passato ci hanno consegnato l’immagine di un sistema di malaffare, un grave danno sulla capacità attrattiva del servizio sanitario regionale e, come accaduto nello specifico, di una delle più importanti aziende ospedaliere dell’Isola”.

“Vari, purtroppo, sono stati gli accadimenti che hanno aggredito la credibilità dell’istituzione sanitaria che sono stata chiamata a rappresentare e, quindi, della mia persona”, ha aggiunto l’ex assessore regionale. Infine, il ringraziamento al presidente Crocetta: “Per avermi affidato questo delicato incarico. Mi auspico che le mie riflessioni inducano a scelte responsabili. Il mio impegno proseguirà anche da semplice cittadina”.

Commossa la reazione del governatore siciliano: “Le dimissioni di Lucia Borsellino mi hanno posto delle riflessioni. La prima quella della ragion di Stato che vorrebbe evitare la crisi di governo e un possibile effetto domino persino incontrollabile, in una fase difficile per la Sicilia e con i possibili danni derivanti per l’immagine del governo”.

“La seconda riflessione è quella che viene dettata dal cuore, che mi porta non solo a comprendere quella scelta ma persino a condividerla – si legge nel comunicato – perché avrei fatto lo stesso quando per due anni e mezzo l’impegno instancabile e incessante per l’efficienza del sistema sanitario e il contrasto al malaffare, non sono stati politicamente e mediaticamente valorizzati, mentre singoli fatti non riconducibili all’azione di governo sono stati rimbalzati a livello nazionale”.

Storia di una dimissione annunciata: “Lucia si voleva dimettere già durante il caso della piccola Nicole, ma avendo consapevolezza della totale estraneità dell’assessorato alla vicenda, insistetti perchè non si dimettesse proprio per evitare che le sue dimissioni venissero associate a un evento per il quale non aveva responsabilità. Forse avrei dovuto rispettare quel patto ed ho sottovalutato il suo profondo disagio”.

“E in questa vicenda – conclude Crocetta – stranamente, a spingere per la dimissioni sono stati proprio coloro che in questi due anni di governo, hanno più di tutti
contrastato l’azione riformatrice di Lucia. Lupi che oggi si travestono da agnelli. Lucia continuerà ad avere il mio totale sostegno, con la convinzione che la
sua battaglia per una società e per una sanità migliori, non si fermerà”.

 

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