Crotone, scoperta maxi truffa ai fondi comunitari | Organizzavano corsi di formazione “fantasma”

di Redazione

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Crotone, scoperta maxi truffa ai fondi comunitari | Organizzavano corsi di formazione “fantasma”

| venerdì 28 Agosto 2015 - 09:50

Una truffa da quasi 400mila euro ai danni del bilancio comunitario è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Crotone. Beni per 391 mila euro sono stati sequestrati al legale rappresentante di una società che opera nel settore delle costruzioni.

Nel corso delle indagini è emerso che l’azienda non ha svolto corsi di formazione ed ha licenziato i dipendenti, nonostante avesse beneficiato di fondi per incrementare l’occupazione.

La Guardia di Finanza “ha compiuto accertamenti sull’iter relativo all’impiego di risorse comunitarie, erogate attraverso la Regione Calabria, destinate ad incentivare le imprese per l’incremento occupazionale e la formazione di dipendenti neo-assunti”.

Tra i destinatari dei finanziamenti è stata individuata una società operante nel settore delle costruzioni, beneficiaria di un contributo di 345.000 euro per le spese relative ai costi per i salari e 46.000 euro per i corsi di formazione.

Dalle indagini dei finanzieri sono emerse numerose irregolarità. In particolare è stato accertato “che l’impresa ha licenziato i propri dipendenti prima del termine previsto dei trentasei mesi”.

Per di più “senza provvedere ad effettuare nuove assunzioni che, rendendo costante il livello occupazionale, avrebbero potuto consentire il mantenimento dei requisiti indispensabili per le agevolazioni”.

Molti dei lavoratori assunti in realtà provenivano da altre aziende che avevano a loro volta già beneficiato di finanziamenti analoghi.

Altre irregolarità sono state accertate in merito al corso di formazione che i lavoratori avrebbero dovuto frequentare, che prevedeva moduli di quattro materie per circa 300 ore complessive al quale soltanto due lavoratori hanno preso parte.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Crotone, Michele Ciociola, che ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica.

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