“L’economia italiana sta finalmente uscendo dalla recessione dopo 3 anni e mezzo di contrazione“, è quanto sta scritto nell’ultimo report di S&P sul nostro Paese. “È probabile che la ripresa sia tiepida a causa della bassa crescita dei salari e dell’alto tasso di disoccupazione che frenano la domanda dei consumatori più che in altri paesi della zona euro”.
“Nel primo trimestre l’economia italiana è ritornata in vita – dicono gli analisti -; la fiducia nelle imprese sta migliorando e le indagini sui consumatori mostrano un livello di fiducia che non si vedeva dal 2008″. Ma la ripresa è debole rispetto ai paesi vicini dell’eurozona. Il capo economista Jean-Michel Six ricorda che il Pil reale è aumentato dello 0,7% nel primo semestre contro l’1,2% dell’eurozona.
“Ci sono segnali che indicano che le esportazioni italiane iniziano a funzionare meglio, ma una ripresa sostenibile avrà ancora bisogno di una forte ondata di investimenti – si legge ancora – Il settore bancario italiano rimane vulnerabile e non è in una posizione ideale per sostenere gli investimenti privati”.
“Dalla fine del 2014 si sono visti segni di un’economia che sta rinascendo ma – conclude il capo economista di S&P – sarà una lunga strada per tornare a tassi di crescita del Pil semplicemente superiori a 1,5%”, .
