Vittime dell’amianto, condannati i vertici di Fincantieri

di Redazione

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Vittime dell’amianto, condannati i vertici di Fincantieri

| venerdì 30 Ottobre 2015 - 20:47

Gli ex direttori di Fincantieri Palermo, Giuseppe Cortesi, Antonio Cipponeri e Luciano Lemetti, sono stati condannati, per omicidio colposo, complessivamente a 24 anni e 6 mesi di carcere dal giudice di Palermo Monica Sammartino .

Sono stati ritenuti responsabili della morte di sette operai deceduti per asbestosi e mesotelioma pleurico in seguito all’inalazione delle fibre di amianto.

Nello stabilimento, per anni, secondo l’accusa non sarebbero state adottate le misure di sicurezza minime per evitare il contatto diretto con l’amianto.

I tre imputati, che avrebbero dovuto vigilare sull’osservanza delle cautele imposte dalla legge per chi lavora a contatto con l’amianto, sono stati invece assolti dall’accusa di omicidio colposo relativa ad altri dieci decessi.

Per 15 capi di imputazione di omicidio e lesioni colpose è stata invece dichiarata la prescrizione. A Cortesi sono stati inflitti 8 anni e 6 mesi, a Cipponeri 6 anni e 6 mesi e a Lemetti 9 anni e 6 mesi.

Il giudice ha riconosciuto il risarcimento del danno, da liquidarsi in sede civile, ai familiari di tre vittime, all’Inail e la Fiom, assistita dall’avvocato Fabio Lanfranca.

Il magistrato ha inoltre attribuito una provvisionale immediatamente esecutiva di 700mila euro all’Inail e somme tra i 120mila e i 65mila euro alle mogli e ai figli delle vittime che si sono costituiti parti civili.

A novembre del 2014 la Corte di Cassazione ha confermato le condanne dei tre dirigenti al primo dibattimento istruito nel capoluogo. Erano imputati della morte di 37 operai e per la malattia sviluppata da altri 24 lavoratori.

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