Smog, allerta a Milano: si corre ai ripari |Il ministro convoca sindaci e governatori

di Redazione

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Smog, allerta a Milano: si corre ai ripari |Il ministro convoca sindaci e governatori

| domenica 27 Dicembre 2015 - 08:34

Zanzare in Estate? Nel 2015 non è una stranezza. Colpa del clima che nel mese di dicembre sta registrando temperature miti con assenza di pioggia. Ma quello che preoccupa maggiormente è l’emergenza inquinamento, che porterà oggi al blocco del traffico a Milano e alle targhe alterne a Roma.

Nel capoluogo lombardo è stato deciso lo stop della circolazione dei veicoli privati per da lunedì 28 a mercoledì 30 dicembre dalle 10 alle 16. Con un solo biglietto da 1,50 euro sarà possibile viaggiare tutto il giorno sui mezzi pubblici del capoluogo lombardo.

Hanno infatti toccato quota 97 i giorni di superamento dei valori del Pm10 a Milano dall’inizio dell’anno. Il limite previsto dalla normativa, ricorda l’Arpa (Azienda Regionale per la protezione dell’ambiente), è non più di 35 giorni in un anno. Il 2015 si avvia quindi a diventare uno degli anni ‘nerì per l’inquinamento dopo un paio con dati sempre negativi, ma meno preoccupanti (nel 2014 i giorni erano stati 77 e l’anno scorso 90). Secondo Arpa, il tempo rimarrà stabile e, tranne una lieve variabilità prevista per martedì e giovedì della prossima settimana, per le prime vere piogge bisognerà attenderà almeno fino al 4 gennaio 2016. Con ieri sono stati 32 i giorni consecutivi oltre il limite di concentrazioni di PM10 a Milano.

Anche a Frosinone da domane i fino al prossimo mercoledì ci sarà lo stop alla circolazione veicolare all’interno dell’anello urbano. Inoltre il primo cittadino ha annunciato che a gennaio partiranno controlli su ventimila caldaie degli impianti civili e industriali.

L’alta pressione ci accompagnerà anche negli ultimi giorni di questo 2015: almeno fino a Capodanno quindi le giornate saranno caratterizzate da quasi totale assenza di piogge, mancanza di neve in montagna, temperature relativamente miti, molte nebbie nelle ore notturne e del primo mattino.

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha convocato mercoledì 30 dicembre al ministero una riunione di coordinamento degli interventi contro lo smog nelle città italiane. Sono stati invitati i presidenti di Regione e i sindaci dei grandi centri urbani chiamati a fronteggiare l’emergenza. Sarà presente anche il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.

“La riunione di mercoledì – afferma il ministro, ricordando il confronto che avverrà il 30 al ministero con sindaci e governatori – sarà il momento per confrontare la riuscita delle varie iniziative adottate in questi giorni e per trovare un metodo unico di procedere da qui in avanti”. “La risposta che possiamo dare nel medio termine – osserva Galletti – parte da un nuovo rafforzato impegno sulla mobilità sostenibile, per lo svecchiamento del parco mezzi pubblici e per l’efficienza energetica, ma non avrà successo senza una nuova cultura civica nelle strade, nelle realtà produttive, nelle abitazioni: il decalogo dei ministeri dell’Ambiente e della Salute serve a spiegare ai cittadini che molto dipende dal grado di responsabilità delle loro scelte”.

Sull’emergenza smog è intervenuto dal suo blog anche il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo: “Lo smog sta rendendo le città italiane sempre più simili a Pechino”. “Aria più pulita? Le auto contribuiscono al massimo al 20% dell’inquinamento, bloccarle non serve a nulla! Fossi sindaco mi occuperei di controllare le caldaie (abbassando il riscaldamento negli uffici e nelle case pubbliche, ad esempio, visto il Natale più caldo di sempre) e di comprare autobus che inquinino meno. Il resto è aria fritta, o meglio aria sporca, alla Renzi”. Lo scrive, su Twitter, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini.

 

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