Palermo, rapine in villa: sgominata una banda | In manette 14 persone di nazionalità rumena VD

di Redazione

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Palermo, rapine in villa: sgominata una banda | In manette 14 persone di nazionalità rumena VD

| mercoledì 01 Giugno 2016 - 07:40

Fine dei giochi per la banda di rumeni specializzata in furti in ville e appartamenti. La polizia di Palermo ha eseguito una vasta operazione, su scala nazionale, che ha portato all’arresto di 14 persone.

Gli arrestati dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione. Oltre agli arresti, la squadra mobile sta effettuando decine di perquisizioni domiciliari anche nei confronti di altri indagati e di alcuni ricettatori.

“Gli obiettivi della banda erano principalmente ville isolate ma, in molti casi, – si legge in una nota della polizia – venivano presi di mira anche appartamenti indicati da donne rumene impiegate come badanti o colf in quelle stesse abitazioni”.

Il nucleo della banda era costituito da rumeni residenti nei quartieri di Ballarò e Borgo Vecchio. “Il valore della refurtiva sottratta nel corso dei furti perpetrati negli ultimi mesi è di svariate centinaia di migliaia di euro”.

Era tale la spregiudicatezza della banda – conclude la nota – da non farsi alcuno scrupolo nel colpire anche abitazioni di disabili, in alcuni casi costretti a letto, assistiti ovviamente da badanti connazionali, chiaramente complici dei malviventi”.

Il ruolo di vertice in seno all’organizzazione era ricoperto da Costantin Stancu e Costantin Ilioae, affiancati da un nutrito gruppo di connazionali.

Subito dopo la commissione dei furti, i capi dell’organizzazione Stancu e Ilioae “piazzavano” immediatamente la refurtiva a diversi ricettatori.

Emblematici della spregiudicatezza della banda, due tra i tanti furti commessi: uno perpetrato nell’abitazione di un disabile assistito da una badante rumena e compiuto dal compagno della badante, a cui la donna aveva dischiuso le porte dell’appartamento, mentre l’inconsapevole vittima era costretta a letto.

E poi quello perpetrato ai danni di un noto professionista palermitano, il quale, fidandosi ciecamente della propria governante rumena, assunta da oltre cinque anni, le aveva affidato le chiavi di casa, in occasione di un viaggio durato alcuni giorni. Al suo ritorno, il professionista avrebbe trovato la propria abitazione svaligiata (per un danno di oltre duecentomila euro).

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