Paolo Scaroni è un ultrà del Brescia che il 24 settembre 2005 fu ridotto in fin di vita dalle forze dell’ordine, alla stazione di Verona: tra la vita e la morte per 2 mesi, Paolo fu sottoposto, per i seguenti 9 mesi, a numerose cure e tentativi di riabilitazione che non sono riuscite a cancellare le menomazioni permanenti e croniche, sia fisiche che intellettive.

Il Ministero dell’Interno ha pagato i danni, dopo 11 anni: un milione e 400.000 euro, che sono una chiara ammissione di responsabilità da parte dello stato. Il giudice ha commentato così: “Scaroni subì un pestaggio gratuito, immotivato rispetto alle esigenze di uso legittimo della forza”.

In otto furono identificati e processati, ma è impossibile accertare le responsabilità personali tramite l’ausilio delle immagini ( pestaggio con manganelli impugnati al contrario, per colpire con il manico), incomplete.