Nella giornata del 14 settembre il congresso straordinario dell’Uefa eleggerà il nuovo presidente dell’UEFA, posto lasciato vacante dopo l‘addio di Michel Platini (che sarà comunque presente alla seduta) e occupato ad interim dallo spagnolo Angel Maria Villar (che ha rinunciato alla competizione).

La seduta prevederà una serie di votazioni con quorum via via decrescente: alla prima votazione servirà la maggioranza assoluta (almeno 28 voti – su 55 paesi votanti), in seconda votazione basterà la maggioranza semplice; in caso di parità si procederebbe ad una terza votazione.

Ma chi sono i candidati in gara? Gli sfidanti rimasti sono solo due e si tratta unii entrambi i casi di un presidente di una federazione nazionale.

Il primo è Michael van Praag ,69 anni, presidente della federazione olandese dal 2008, ma soprattutto presidente dell’Ajax dal 1989 al 2003 (come suo padre prima di lui), il quale aveva tentato lo scorso anno di candidarsi alla presidenza della Fifa. Il suo programma si basa sulla riduzione delle spese, l’appoggio alle nazioni più deboli e il mantenimento dell’europeo a 24 squadre.

L’altro candidato è lo sloveno Aleksander Ceferin, considerato il grande favorito (già certo dell’appoggio di Italia, Portogallo e Germania): avvocato penalista, 49 anni, (dal 2011 presidente della federazione slovena – al secondo mandato), punta invece a spingere sempre di più sulla lotta al calcioscommesse, la sicurezza negli stadi, il vincolo di mandato e una regolamentazione più stringente sulle procure dei calciatori.