L’unico dato che accomuna i diversi sondaggi è il fatto che saranno decisivi gli indecisi che rappresentano ancora un’alta percentuale di votanti: il 13% secondo Ipsos, il 25% secondo Demos, il 24% secondo Piepoli. Ma il dato più rilevante si chiama sempre astensionismo.

Secondo Ipsos il 46,5% non voterà, mentre secondo Piepoli “la maggioranza della popolazione andrà a votare. Non si tratterà del 90%, come dice il nostro sondaggio, ma probabilmente si supererà il 50% e potremmo arrivare a 30 milioni di voti validi“.

Secondo i dati Demos, inoltre, se a settembre il 26% degli intervistati riteneva che si trattasse di un voto sulla riforma della costituzione e il 57% lo interpretava invece come un referendum sul premier, ora le percentuali sono diventate rispettivamente del 25% e del 62%.

Ipsos vede poi un progressivo calo del fronte del “Sì” tra gli elettori dei partiti di opposizione: “rispetto a ottobre – scrive il sondaggista Nando Pagnoncelli sul Corriere – il Sì passa dal 40% al 31% tra gli elettori di Forza Italia, dal 21% al 13% tra quelli della Lega e dal 19% al 15% tra i grillini”.

Intanto l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha ordinato alla Rai di far pervenire entro 24 ore la lista dei prossimi ospiti di “Che tempo che fa“, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Dopo la partecipazione del premier Matteo Renzi alla puntata di domenica, l’Agcom intende infatti “valutare il rispetto della parità di trattamento“.

Si vuole insomma verificare il rispetto del regolamento sulla par condicio referendaria, “riservandosi la facoltà di adottare misure d’urgenza”. La Rai precisa che ” la puntata di domenica 20 novembre di Che Tempo Che Fa si occuperà anche di referendum, ospitando un esponente del ‘No’. Nella giornata di venerdì, come di consueto, sarà resa nota la lista degli ospiti“.