Macellazione clandestina sui Nebrodi, 33 misure | Sul mercato alimenti ad alto rischio NOMI

di Redazione

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Macellazione clandestina sui Nebrodi, 33 misure | Sul mercato alimenti ad alto rischio NOMI

| mercoledì 14 Dicembre 2016 - 09:48

La polizia di Messina ha eseguito 33 misure cautelari nel territorio del Parco dei Nebrodi nell’ambito dell’indagine ‘Gamma inteferon‘ che ha fatto luce su una presunta filiera illegale di ingenti quantitativi di carne destinata al consumo. Sono in tutto cinquanta le persone indagate tra cui allevatori e macellai.

Due persone sono state raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e nove da ordinanza ai domiciliari. Sono stati notificati 18 obblighi di dimora, una persona è stata raggiunta da divieto di dimora e sono tre i veterinari sospesi dall’esercizio di pubblico ufficio.

Nella filiera illegale e clandestina delle carni, coinvolti anche medici veterinari in servizio presso l’Asp di Sant’Agata Militello. Le misure cautelari sono state emesse dal Gip presso il Tribunale di Patti, Andrea La Spada, su richiesta del Sostituto Procuratore Francesca Bonanzinga.

Le indagini hanno fatto emergere come le attività illegali abbiano inizio con furti di animali, fino alla macellazione clandestina e successiva vendita al pubblico, con messa in commercio di alimenti pericolosi per la salute, poiché privi di controlli sanitari e quindi ad altissimo rischio per la trasmissione di malattie infettive, quale la tubercolosi.

In carcere sono finiti Biagio Borgia e Nicolino Gioitta. Agli arresti domiciliari, invece, Tindara Ferraro, Carmelo Ferraro, Tindaro Agostino Ninone, Carmelo Gioitta, Salvatore Artino Inferno, Antonino Ravì Pinto, Fortunata Grasso, Sebastiano Calanni Runzo e Antonino Calanni.

Obbligo di dimora per Sebastiano Conti Mammamica, Carmelo Galati Massaro, Giancarlo Fontana, Nicola Faraci, Antonio Faraci Treonze, Antonino Calò, Giuseppe Calcò Labruzzo, Giovanni Girbino, Aurelio Claudio Paterniti, Vincenzo Maenza, Tommaso Blandi, Giuseppe Oddo, Gaetano Liuzzo Scorpo, Nicolò Calanni, Luigi Vieni, Filadelfio Vieni, Sebastiano Musarra e Salvatore Musarra.

Divieto di dimora a Tortorici per Alberto Paterniti, sospesi dal servizio Nicolò Mamone, Carmelo Scillia e Onofrio Giglia.

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