Raffaele Marra è stato arrestato dai carabinieri di Roma con l’accusa di corruzione. Un colpo basso per la giunta Raggi, già alle prese con il caso nomine in Campidoglio e già provata da mesi di feroci polemiche sul caso Muraro. Sin da subito, però, si era intuito come la nomina di un ingombrante collaboratore delle amministrazioni di centrodestra come Marra, fosse stato un evidente passo falso.

Raffaele Marra aveva collaborato nella giunta Alemanno e con la Polverini quando era presidente della Regione Lazio. Al momento di comporre la giunta comunale, Virginia Raggi fu attaccata per aver lasciato fuori “un professionista che ha sempre fatto il suo lavoro senza essere, fino ad oggi, coinvolto in nessun procedimento“, per usare parole dello stesso Marra.

Marra è nato a Napoli il 29 gennaio del 1972. Ha conseguito lauree in Giurisprudenza, in Economia e Commercio e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria. Dal 1991 al 2006 ha svolto attività come ufficiale della Guardia di Finanza dove gli sono stati conferiti dei riconoscimenti.

Presso la Pubblica Amministrazione ha rivestito il ruolo di Dirigente presso il Comune di Roma occupandosi degli interventi e dell’assistenza abitativa. Ed è proprio a questo periodo che si riferiscono i presunti episodi di corruzione sulla compravendita delle case Enasarco contestati dalla Procura.