Sette persone sono state arrestate dalla polizia di Catania, nell’ambito dell’operazione denominata ‘Emergency room’. Sono accusati di di lesioni aggravate, violazione di domicilio, interruzione di pubblico servizio e minacce a Pubblico Ufficiale.
Sono stati così individuati gli autori dell’aggressione avvenuta la sera dello scorso 1 gennaio nei confronti del medico di servizio presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania.
Si trattò di una ‘spedizione punitiva’ perché il medico si era rifiutato di rivelare le generalità di una paziente dopo un incidente automobilistico. Mauro Cappadonna aveva preteso dal medico di conoscere l’identità di una donna che aveva fatto ricorso alle cure ospedaliere, a seguito di un sinistro stradale; al rifiuto del dottore, a seguito di un diverbio, Cappadonna si era allontanato, ritornando, poco dopo, con altri sei soggetti che si rendevano responsabili dell’aggressione.
I sette hanno colpito con ripetuti schiaffi il medico di servizio e, mentre lo stesso si trovava per terra, con pugni e calci, provocandogli lesioni personali consistite in trauma toracico e infrazione di una costola.
Un uomo era già stato arrestato pochi giorni dopo l’assalto. Si tratta di Mauro Cappadonna, 47 anni, che è a processo davanti al Tribunale monocratico.
Gli arrestati sono: Mauro Cappadonna, (cl. 1969), pregiudicato, in atto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari; Salvatore Di Maggio, (cl.1975), pregiudicato; Federico Egitto, (cl. 1997); Santo Antonino Lorenzo Guzzardi, (cl. 1992), pregiudicato; Giuseppe Tomaselli, (cl.1985), pregiudicato; Luciano Tudisco, (cl.1993), pregiudicato e Angelo Vitale, (cl. 1997).
