Milan, Gattuso si presenta: “Tornato a casa. La Primavera non è un passo indietro”

di Redazione

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Milan, Gattuso si presenta: “Tornato a casa. La Primavera non è un passo indietro”

| venerdì 26 Maggio 2017 - 17:48

Dopo l’incontro di ieri, da oggi è ufficiale: Gennaro Gattuso è il nuovo tecnico della primavera del Milan per i prossimi 2 anni. Un ritorno a casa per “Ringhio”, che negli ultimi due anni ha allenato il Pisa (ottenendo una promozione dalla Lega Pro ma anche l’immediata retrocessione).

Questo il comunicato del club rossonero: “AC Milan comunica di aver affidato a Gennaro Gattuso la guida tecnica della squadra Primavera per le prossime due stagioni sportive”. Il suo predecessore, Filippo Galli, sarà invece a capo dell’intero settore giovanile del Milan.

“Sono felicissimo di questa occasione che mi è stata proposta da Mirabelli e dal Club – ammette Gattuso al sito ufficiale – . Torno a casa dopo 5 anni e affronterò questa nuova avventura con professionalità e la stessa grinta che mi ha contraddistinto, cercando di trasmettere ai ragazzi quelli che devono essere i valori di chi indossa la maglia rossonera”.

Queste le parole dell’AD Marco Fassone: “Ci siamo chiesti chi potesse affiancare Filippo. Non c’era una strategia, ma solo l’idea di prendere il miglior professionista possibile. Ho conosciuto Rino due sere fa, mi ha subito trasmesso il DNA, la passione, la voglia con cui si immedesima. Ho accolto il ruolo con entusiasmo da ragazzino, ci darà una mano anche a trasferire il DNA del Milan che ha vinto tutto”.

C’è anche spazio per un aneddoto: “Avevo già parlato con altre squadre, ne avevo più di dieci. Mirabelli però sembrava Baresi, in marcatura a uomo: è stato questo il principale motivo per venire qui. Per me non è un passo indietro, basta guardare le strutture. Questi due anni serviranno a completarmi. Non penso alla prima squadra: mi aspetta un lavoro difficile. Sono qui solo per allenare i giovani, tra due anni vedremo quale sarà il mio percorso”.

E infine un messaggio a Donnarumma: “L’unico consiglio che posso dargli è che diventare una bandiera vale più di qualche milione. Quando arriva il procuratore con un contratto importante, se sei giovane ti fai prendere. Ma so che Gigi ha una famiglia importante che lo sto aiutando a scegliere bene. Io avrei potuto fare contratti migliori in carriera, ma per me ha sempre vinto il cuore. Non siamo tutti uguali, spero però che il ragazzo possa restare. Gigi è importantissimo già adesso e ancora ha 20 anni di carriera”.

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