Consob, il presidente Nava si dimette e torna a Bruxelles

di Redazione

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Consob, il presidente Nava si dimette e torna a Bruxelles

| giovedì 13 Settembre 2018 - 23:28

A distanza di cinque mesi dalla nomina, Mario Nava lascia la Consob e fa ritorno a Bruxelles su richiesta di Lega e M5S che hanno giudicato il suo legame con la Commissione Ue incompatibile con la presidenza dell’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari. “Un grande successo della Lega e dei Cinque Stelle“, sottolineano fonti della maggioranza di governo secondo cui gli esiti del loro pressing “premiano l’azione congiunta dei due partiti, con grande soddisfazione generale”.

“Vi prometto che nomineremo un servitore dello Stato e non della finanza internazionale. Volteremo pagina assicurando alla Consob un presidente che possa esercitare pienamente e liberamente il suo ruolo“, assicura su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio mentre l’opposizione lo accusa di aver creato un altro danno enorme al Paese. “La questione legale della mia posizione amministrativa è stata decisa e validata da ben quattro istituzioni, Commissione europea, presidenza del Consiglio, presidenza della Repubblica e Corte dei Conti, e non necessita miei commenti ulteriori. La questione è quindi solo politica”, ribadisce Nava.

Consob, Nava costretto alle dimissioni: “Nomineremo un servitore dello Stato”

Gentiloni lo definisce: “Un tecnico troppo bravo e troppo autonomo per l’attuale Governo” mentre Matteo Renzi sostiene che il Governo ha prodotto “un danno enorme alla credibilità dell’Italia non solo sui mercati”. “Il tempo sarà galantuomo ma questo è un governo di cialtroni”. Il posto di Nava viene così preso ad interim dalla commissaria più anziana, Anna Genovese. Nava ricorda di essere stato chiamato a Roma, tra l’altro, “con l’obiettivo di integrare la Consob meglio nei vari consessi europei e internazionali”. “La richiesta di dimissioni per ‘sensibilità istituzionale‘ da parte dei quattro capigruppo di Camera e Senato dei due partiti di maggioranza sono un segnale chiaro e inequivocabile di totale non gradimento politico. Il non gradimento politico limita l’azione della Consob in quanto la isola e non permette il raggiungimento degli obiettivi” aggiunge.

Ringraziamenti a Sergio Mattarella, “per la fiducia e il supporto in questo periodo“, e si dice “certo che il mio sacrificio personale rasserenerà gli animi” “e permetterà al Governo di indicare un Presidente con caratteristiche ad esso più congeniali”. Il motivo dichiarato del pressing è il fatto che il funzionario, che viene da uno dei dipartimenti della Direzione generale per le finanze della Commissione europea sia arrivato alla Consob in ‘distacco’ triennale per preservare il posto in Europa. 

Foto da Twitter. 

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