E’ guerriglia nel centro di Parigi. La tensione è altissima tra gilet gialli e forze dell’ordine e con il passare delle ore il centro di Parigi è sempre più nebbioso a causa dei lacrimogeni, e delle colonne di fumo provocate dagli incendi. Auto in fiamme, pensiline e cassonetti incendiati: i casseur che sono riusciti ad entrare nel corteo pacifico dei gilet gialli a Parigi stanno provocando disordini nonostante gli interventi della polizia.

Gli scontri si stanno propagando sul Boulevard de Courcelles e sulla avenue Marceau, dove alcune barricate sono state incendiate,sugli Champs-Elysées sono riusciti a smantellare le barriere di protezione di numerosi esercizi commerciali. Le forze dell’ordine intervengono con i blindati, cercando di fare indietreggiare i casseur. Intanto sarebbero 50 i feriti e 508 le persone fermate, mentre nella sola Parigi sarebbero 8 mila le persone scese in piazza per protestare, che stanno procedendo verso l’Eliseo.

I casseur sono tornati a   ribaltare e incendiare auto e cassonetti per le strade. Sequestrate decine di molotov, spranghe di ferro, sassi, maschere anti gas, caschi e occhiali da moto: gli agenti hanno perquisito e confiscato l’equipaggiamento protettivo perfino ai giornalisti con il permesso stampa del governo.

La portavoce della polizia, Camille Chaize, ha fatto sapere che ad alcune delle persone perquisite, e poi fermate, sono state sequestrate “armi, bottiglie Molotov e spranghe di ferro”.

Scontri a Bruxelles

La protesta è arrivata a Bruxelles, dove in mattinata ci sono stati i primi scontri fra polizia e i gilet gialli. Lo ha riferito l’agenzia Belga, gli incidenti sarebbero scoppiati dopo che un gruppo di dimostranti provenienti da Schuman si è unito a quelli che venivano dalla zona di Trône e Arts-Loi. In piazza oltre 500 persone.

Alcuni manifestanti hanno forzato il cordone di polizia lanciando bottiglie e un cartello stradale a Rue Montoyer. Le forze dell’ordine hanno risposto con i lacrimogeni. La situazione sembra essere tornata alla normalità ma resta tesa. 

foto:Huffington Post