Parità di genere, Dateci Voce lancia sabato un flashmob virtuale

di Redazione

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Parità di genere, Dateci Voce lancia sabato un flashmob virtuale

| mercoledì 29 Aprile 2020 - 20:03

Le promotrici di Dateci Voce, che chiede di valorizzare le differenze attraverso l’applicazione delle leggi sulla parita’ di genere in tutti i luoghi decisionali del Paese e in particolare nelle commissioni task force, hanno organizzato per sabato prossimo un flashmob virtuale.

Per partecipare sara’ sufficiente indossare una mascherina con scritto “Dateci voce” e postare la propria foto su Twitter, Facebook e Instagram, taggando o menzionando i canali “Dateci Voce”.
Ad oggi l’iniziativa conta l’adesione di 107 tra associazioni e organizzazioni firmatarie migliaia di adesioni di cittadini e cittadine e nomi illustri di politica, cultura, imprese e sport.

Parità di genere, Dateci Voce lancia sabato un flashmob virtuale

“Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli – dice Azzurra Rinaldi, economista e tra le prime firmatarie e promotrici – motiva l’assenza totale di donne dal comitato tecnico-scientifico con l’assenza di donne in ruoli rilevanti ai fini della sua composizione. Ecco, questo il motivo per cui, se andiamo avanti cosi’, non avremo mai donne in posizioni che contano. Questo e’ il momento di cambiare le regole del gioco”.
Sulla equa rappresentanza di genere, tema sollevato da Dateci Voce con migliaia di adesioni, “il presidente Conte ha sorvolato come fosse un problema non di sua responsabilita’. Il medesimo silenzio ha contraddistinto tutte le dichiarazioni da parte di Colao”.
Dateci Voce rileva, infine, come “ci siano in Europa esempi di leader – per la maggior parte donne – che riescono a trovare politiche per le famiglie e parole adeguate per spiegare ai bambini e alle bambine la pandemia da Covid-19 e perche’ sono richiesti sacrifici. Le donne, infatti, sanno portare professionalita’ e pragmatismo, oltre a una spiccata capacita’ di vedere le disuguaglianze sociali e di prendersi cura di chi e’ rimasto indietro. Ci aspettiamo dal presidente del Consiglio il rispetto di quel diritto di rappresentanza che sta nella nostra Costituzione, nonche’ in diverse leggi, tra cui la Legge 120/11 detta Golfo-Mosca”.

(ITALPRESS).

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