Il 2016 dello sport: le notizie, le immagini più belle e i momenti indimenticabili

di Redazione

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Il 2016 dello sport: le notizie, le immagini più belle e i momenti indimenticabili

| sabato 31 Dicembre 2016 - 09:00

Se vi domandate se il 2016 è stato un anno come gli altri, la risposta è no. Una risposta che è valida anche per lo sport, in cui le notizie e gli eventi si sono susseguiti in ogni forma e colore, nel bene e nel male. Ai momenti di festa si sono alternate grandi sciagure, alle gioie si è passati ai lutti e agli addii; l’Italia ha avuto modo di gioire, ama cena di dover accettare delusioni e sogni infranti sul più bello.

Ma il 2016 è stato soprattutto l’anno delle favole: piccole o grandi che siano hanno saputo emozionare il mondo, hanno indignato e fatto parlare. Qui abbiamo raccolto il più possibile quanto visto e scritto in un anno di grande sport, cercando di dare spazio a tutte le discipline e a tutti i fatti che hanno reso quest’annata indimenticabile.

L’ADDIO AL PIÙ GRANDE DI TUTTI – Il 2016 sarà ricordato come l’anno dell’addio a Muhammad Ali, forse la più grande leggenda dello sport moderno. Nato Cassius Marcellus Clay Jr a Louisville nel 1942, Ali è morto in ospedale a Phoenix a 74 anni, dopo anni di battaglia contro il Parkinson (diagnosticatogli nel 1982), dopo una vita e una carriera nel pugilato straordinarie, un uomo spartiacque della società contemporanea.

LA FAVOLA LEICESTER – L’anno che volge al termine ci ha regalato la più clamorosa favola sportiva degli ultimi 50 anni, un sogno, un incredibile miracolo sportivo: il Leicester campione d’Inghilterra, grazie alla sontuosa guida del tecnico italiano Claudio Ranieri. É stata la vittoria più inaspettata (prima volta nella storia del club) per una squadra che aveva collezionato appena 2 stagioni di Premier League negli ultimi 13 anni. Il Leicester campione è la vittoria di tutti, compresi quei creduloni che avevano accettato di puntare soldi su una quota di 5000 a 1 ad inizio stagione: la rivoluzione dei poveri non è fallita, ma compiuta.

LE OLIMPIADI CARIOCA – Il 2016 è stato anche e sopratutto l’anno delle olimpiadi di Rio: dei giochi olimpici controversi (tra Zika, ordine pubblico, acqua verde la chiusura triste del caso Schwazer, privato della possibilità di partecipare ai giochi), in cui però non sono mancate gioie azzurre; dal nuoto con Gregorio Palrinieri, dal tiro sportivo con le imprese al cardiopalmo di Niccolò Campriani e del tiro a volo, passando per le cavalcate appassionanti nel volley, nella pallanuoto e nel ciclismo con Elia Viviani, passando per la medaglia di Tania Cagnotto; i trionfi di Bolt e Phelps e i record realizzati.

BEBE VIO E ALEX ZANARDI – Meritano senza dubbio una menzione a parte: sono loro gli atleti italiani simbolo del 2016, senza alcuna distinzione tra para-atleti e normodotati; la loro grinta e il loro esempio di vita hanno incantato e ispirato l’Italia e aperto una pagina nuova nel affrontare il tema della disabilità, non solo nello sport.

LO SCANDALO DOPING – Il caso più grande riguarda i 1000 atleti russi indagati per aver beneficiato di coperture a livello istituzionale per nascondere test positivi a sostanze dopanti. Uno scandalo quello del rapporto McLaren che ha causato l’esclusione dell’Atletica russa dai giochi olimpici e dell’intero movimento paralimpico.

LA TRAGEDIA DELLA CHAPECOENSE – La pagina più nera di questo 2016 nello sport è stata senza dubbio l’incidente aereo in Colombia che ha coinvolto la squadra brasiliana della Chapecoense avvenuto a fine novembre che ha provocato la morte di 71 persone. La Chapecoense doveva disputare la finale della Copa Sudamericana contro l’Atletico Nacional: la squadra colombiana aveva richiesto alla Conmebol l’assegnazione del trofeo a tavolino alla Chapecoense: richiesta accolta dalla federazione sudamericana.

EURO 2016 INCORONA IL PORTOGALLO – ha portato sul carro dei vincitori l’ennesima sorpresa di stagione: il Portogallo di Cristiano Ronaldo, al primo successo della propria storia, riuscito a cancellare la beffa della finale persa in casa nel 2004. Euro 2016 si è rivelato anche teatro di un sorprendente cammino della nazionale italiana, eliminata soltanto dalla sorte, contro gli avversari di sempre: i tedeschi. É stata anche la consacrazione di Antonio Conte, capace di trarre il massimo da un gruppo non straordinario dal punto di vista tecnico e adesso vicino a raggiungere il record di vittorie consecutive da tecnico del Chelsea.

L’ANNO DI CR7 – Un anno magico per Cristiano Ronaldo: a maggio vince la Champions League con il Real Madrid battendo in finale i cugini dell’Atletico, trionfo anche nella Supercoppa Europea contro il Siviglia. La gioia più grande, però, arriva a luglio con il Portogallo che per la prima volta nella sua storia vince l’Europeo battendo in finale i padroni di casa della Francia. A chiudere questa splendida annata per il portoghese la vittoria del quarto Pallone d’Oro della sua carriera e il successo, con una tripletta decisiva, nel Mondiale per Club. Nessuno come lui a livello di successi internazionali in un anno.

MURRAY E KERBER: I RE DEL TENNIS – In questo 2016, Andy Murray è riuscito a strappare il primo posto a Novak Djokovic (regno che durava da due anni). Murray è il primo suddito di Sua Maestà, nel tennis professionistico a diventare numero uno al Mondo: il britannico ha ottenuto per la prima volta il primato vincendo il Torneo di Parigi Bercy, poi due settimane dopo a Londra in finale proprio contro Djokovic è riuscito a difendere il titolo. Nel femminile Serena Williams, dopo poco più di 4 anni è stata costretta a cedere il trono di prima Wta alla tedesca Angelique Kerber che ha vinto gli Australian Open e gli Us OpenEguagliata Steffie Graf che fino a quel momento era stata l’unica tedesca a diventare numero uno del mondo.

IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FIFA – Si volta pagina: dopo decenni di regno Blatter, Gianni Infantino (avvocato italo-svizzero) è il nuovo presidente della Fifa. L’ex dirigente Uefa ha improntato il proprio mandato all’insegna dell’innovazione, dalla moviola in campo alle proposte di modifica al mondiale (che potrebbe diventare a 48 squadre).

LA JUVENTUS DETTA LEGGE IN ITALIA – Il 2016 non è stato soltanto l’anno degli “Underdogs”, ma anche quello delle conferme: una di queste è senza dubbio la Juventus, capace di vincere cinque scudetti di fila, eguagliando un primato che già le apparteneva (1930-1935). I bianconeri hanno stracciato ogni tipo di record: 73 punti conquistati su 75 nelle ultime 25 partite di campionato, 46 punti ottenuti nel girone di ritorno, prima squadra a vincere il titolo dopo aver ottenuto un punto nelle prime 3 gare e infine lo storico record di imbattibilità di Gigi Buffon, capace di mantenere la porta inviolata per ben 974 minuti.

IL TRASFERIMENTO PIÙ COSTOSO DELLA STORIA – Il 2016 è stato l’anno del trasferimento di calciomercato più oneroso della storia del calcio: Paul Pogba è passato dalla Juventus al Manchester United per l’incredibile cifra di 105 milioni di euro. Con questa cessione, la società bianconera ha ottenuto anche la maggior plusvalenza della propria storia, avendolo acquistato 4 anni prima, proprio dal Manchester United, per 500.000 mila euro.

IL CALCIO MILANESE? SEMPRE PIÚ CINESE – Sotto la madonnina, il pallone parla sempre più cinese: il 2016 è stato l’anno dell’arrivo (quasi improvviso) di Suning come nuovo proprietario dell’Inter dopo la breve era Thohir, mentre in casa Milan ci si avvicina a passi ben più lenti, con Sino Europe Sports che ha già versato caparre milionarie, ma che non riesce a spazzare via i dubbi sull’operazione.

GONZALO HIGUAIN IL BOMBER –  Il centravanti argentino ha disputato la miglior stagione della sua carriera, riuscendo stabilire uno storico record: 36 gol in un campionato di Serie A.  Superato il mito assoluto che risponde al nome di Gunnar Nordahl (35 gol  nel 1949-1950) Un primato praticamente inarrivabile considerando che negli ultimi 65 anni soltanto Angelillo e Toni erano riusciti a superare quota 30 gol in campionato.

NICO ROSBERG: TRIONFO E RITIRO – Un assoluto tripudio di emozioni e di pronostici ribaltati: prima l’inaspettato quanto ardentemente desiderato successo mondiale (il primo in 10 anni di carriera in Formula 1: decisivo il gran premio di Abu Dhabi al quale giunse con 12 punti di vantaggio dal rivale Hamilton e pertanto anche un secondo o un terzo posto lo avrebbero consacrato campione del mondo per la prima volta dopo 10 anni.) poi il clamoroso ritiro all’età di 31 anni, che mette il punto finale ad una carriera nel suo momento più alto. Inevitabile il dibattito: giusto lasciare da vincitore o scelta sinonimo di poco coraggio?

MARQUEZ RE DELLA MOTOGP – Un campionato dominato in una forma nuova da Marc Marquez: nel 2016 lo spagnolo è saggio, corre meno rischi, approfitta dei passaggi a vuoto avversari e vince il mondiale con tre gare d’anticipo, precedendo un eterno e sfortunato Valentino Rossi in un’annata preludio di cambiamenti (Lorenzo in Ducati, Iannone in Suzuki, Vinales in Yamaha), in cui la Ducati è tornata al successo e in cui si è pianto per la morte di Luis Salom (morto a Barcellona in moto2).

FINALMENTE CLEVELAND – I Cleveland Cavaliers, il 19 giugno 2016, vincono il titolo Nba per la prima volta nella storia, regalando il primo trionfo sportivo alla capitale dell’Ohio dal titolo Nfl dei Browns il 27 dicembre 1964. Una vittoria leggendaria anche nella forma, essendo la prima squadra a rimontare dal 3-1 di svantaggio contro i Golden State Warriors (nella stagione del record delle 73 vittorie), sconfitti in una drammatica e tiratissima gara 7 alla Oracle Arena.

GLI ADDII NEL MONDO DEL BASKET – Il 2016 è stato per l’Nba anche l’addio di 4 storici campioni, diversi per forma, ma non per importanza dei singoli. Cinematografica e opulenta la tournée – ultima stagione di Kobe Bryant (60 punti nell’ultima gara in carriera); ampiamente annunciato il ritiro del temuto (e odiato) Kevin Garnett; commossi e riservati gli addii di Ray Allen e Tim Duncan.

LA NEVE TORNA AZZURRA – Un anno di successi anche per lo Sci azzurro, che porta a casa due coppe di specialità. Nello sci alpino è stato Peter Fill (prima azzurro della storia) a vincere il duello tutto italiano con Dominik Paris per la coppa di discesa libera, mentre il valdostano Federico Pellegrino ha conquistato la coppa sprint di Sci di fondo, con uno straordinario filotto di successi consecutivi.

CASALMAGGIORE SUL TRONO DELL’EUROPA DEL VOLLEY – Una breve menzione anche per la Volleyball Pomì Casalmaggiore: dopo lo scudetto 2015, la squadra del piccolo comune cremonese (15 mila abitanti) si è laureata campione d’Europa e ha sfiorato il titolo mondiale per club. Nel 2016, a quanto pare, c’è ancora spazio per le favole.

 

 

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