Giornata contro la violenza sulle donne| Boldrini: “Investire su prevenzione ed educazione”

di Redazione

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Giornata contro la violenza sulle donne| Boldrini: “Investire su prevenzione ed educazione”

| lunedì 25 Novembre 2013 - 10:17

Oggi è la Giornata mondiale Onu contro la violenza sulle donne. Quest’anno in Italia sono già 128 le vittime di femminicidio. Secondo i dati sulla sicurezza del ministero dell’Interno, solo nel periodo dall’1 agosto 2012 al 31 luglio 2013 sono state presentate 38.142 denunce per stalking; nel 73% dei casi la parte lesa è rappresentata da donne. Il numero di maltrattamenti in famiglia è cresciuto costantemente, fino ad arrivare a 9.899 casi nel 2012, di cui l’81% di vittime di sesso femminile.

“Bisogna investire sulla prevenzione e l’educazione al rispetto e alle differenze di genere, per contrastare una piaga sociale come la violenza sulle donne”. È questo l’appello del presidente della Camera Laura Boldrini. Un fenomeno, ha ricordato, che “costa allo Stato ogni anno 16 miliardi per assistenza medica, psicologica, giudiziaria, legale, mancato lavoro, e ovviamente il danno subito dalla donna. La prevenzione conviene quindi anche a livello economico oltre che sociale”.

Secondo la presidente Boldrini, “bisogna educare i propri figli al rispetto di genere, già in casa tra fratelli e sorelle. E poi anche a scuola. L’educazione alla differenza di genere è importantissima, aiuta tutti a essere più consapevoli. È un percorso che donne e uomini devono poter fare insieme. Forse abbiamo escluso gli uomini da questo percorso. Invece va intrapreso insieme”. E anche i media devono fare la loro parte: “Spero non si usino più espressioni come raptus, perché non lo è mai davvero, o giallo, o baby squillo, definizioni veramente offensive, si punta sulla vittima e non su chi umilia”.

È stata scelta per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne la data del 25 novembre in ricordo delle Las Mariposas, le “farfalle” uccise dalla dittatura domenicana di Rafael Trujillo. Minerva, Maria Teresa, Patria e Dedè erano quattro sorelle domenicane, impegnate nella lotta contro la dittatura trujillista, che insieme fondarono il movimento “14 giugno”, un gruppo politico clandestino. Prima Minerva poi anche Maria Teresa usarono come nome in codice mariposas, le farfalle. L’organizzazione, nel 1960, fu scoperta dalla polizia segreta di Trujillo che perseguitò e arrestò i membri del gruppo. Le sorelle vennero rilasciate dopo alcuni mesi, mentre i loro coniugi furono trattenuti in prigione.

Il 25 novembre del 1960 Minerva, Patria e Maria Teresa, si stavano recando a trovare i loro mariti in carcere quando furono fermate da alcuni agenti del Servizio di informazione militare. Le donne, condotte in un luogo segreto, furono torturate e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. La loro morte scosse le coscienze del popolo cubano e, un anno dopo, il dittatore Trujillo fu assassinato.

Anche la Rete degli studenti medi e l’Unione degli Universitari partecipano alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con uno spot legato alla campagna contro il femminicidio lanciata all’inizio del 2013 e che ha riscosso miglia di adesioni in tutta Italia.

“La campagna partita dal Veneto – spiega Anna Azzalin, responsabile alla comunicazione della Rete degli Studenti Medi del Veneto e tra le promotrici dell’iniziativa – è stata una vera vittoria, sia perché in breve tempo è rimbalzata su scala nazionale coinvolgendo quindi studenti e cittadini di tutto il Paese, sia perché ha contribuito all’approvazione della legge regionale veneta contro la violenza di genere. Abbiamo voluto lanciare questa campagna perché come sindacato studentesco riteniamo che per risolvere il problema e sanare questa crisi culturale, sia fondamentale e prioritario ripartire dalla Scuola”.

Gli studenti hanno quindi deciso di ricollegarsi all’iniziativa sul femminicidio, lanciando un videospot visibile su youtube dal titolo “Anche questa è Violenza”. Spiega Tommy Ruzzante, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi del Veneto: “In Italia la violenza sulle donne per mano degli uomini ha raggiunto percentuali allarmanti, tanto da portare Rashida Manjoo, Special Rapporteur delle Nazioni Unite per il contrasto della violenza sulle donne a dichiarare che i femminicidi sono crimini di Stato tollerati dalle pubbliche istituzioni. Per questo nel 2013 abbiamo deciso di lanciare la campagna “Anche questa è violenza”. La violenza sulle donne si può combattere a partire dall’educazione, dalla scuola e dall’università, con azioni culturali e politiche. Puntando sulla forza e non sulla debolezza delle donne”.

“Contro ogni forma di abuso e sopraffazione”. Questo è lo slogan dello sciopero nazionale indetto per oggi con il quale si invitano le donne “a fermarsi per 24 ore da tutto quello che fanno”. Molte le adesioni e le iniziative consultabili sul sito scioperodelledonne.it che si affiancano alla manifestazione in piazza del Campidoglio a Roma dalle 17 alle 19, a cui parteciperanno numerose associazioni.

Sempre a Roma, alle 18.30, alla Casa internazionale delle donne verrà presentato il libro “Il lato oscuro degli uomini. La violenza maschile contro le donne: modelli culturali di intervento” (Ediesse editrice)  curato delle ricercatrici Alessandra Bozzoli, Maria Merelli, Maria Grazia Ruggerini.

Alle 21, all’Europauditorium di Bologna, Lella Costa porta in scena lo spettacolo “Ferite a morte” che verrà rappresentato anche all’Onu da Serena Dandini e un cast internazionale di attrici e performer tra cui Marina Abramovic e Amanda Palmer.

Tra queste, il 24 novembre, in biblioteca Salaborsa, “Mettiamoci la faccia”, un corner di coinvolgimento diretto dei cittadini attraverso la realizzazione di foto-ritratti live con esposizione in un istant show. Fino all’11 dicembre, invece, a Palazzo D’Accursio, la Casa delle donne per non subire violenza promuove la mostra “Segni di un altro genere”.

A Milano al Teatro Litta, dal 22 al 24 novembre, “Siamo pari! La parola alle donne”, rassegna cinematografica organizzata da Intervita onlus, che ha realizzato anche un’indagine sui costi della violenza contro le donne in Italia. L’Associazone donne giuriste italiane, il 25 novembre sarà davanti al tribunale di Milano con un gazebo e la distribuzione di materiale informativo, con tanto di vademecum pratico.

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