De Girolamo e gli appalti all’Asp di Benevento | “Sono pronta a chiarire in Parlamento”

di Redazione

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De Girolamo e gli appalti all’Asp di Benevento | “Sono pronta a chiarire in Parlamento”

| domenica 12 Gennaio 2014 - 13:50

“Sono più che disponibile a chiarire al più presto in Parlamento gli aspetti di questa sconcertante vicenda che mi vede sottoposta a un linciaggio mediatico senza precedenti pur non essendo io coinvolta nell’indagine”. Ad affermarlo in una nota il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo.

“Ribadisco di essere vittima di registrazioni abusive in casa mia – sottolinea De Girolamo – da parte di chi è stato sottoposto a misura cautelare dalla magistratura per presunti reati commessi nell’Asl di Benevento e di testimonianze raccolte dai giornali da parte di personaggi già noti alle forze dell’ordine e ai giudici”.

“Constato con amarezza che la scala dei valori – spiega ancora De Girolamo – viene sovvertita e chi è accusato di aver violato la legge viene ritenuto più credibile di chi invece la legge l’ha rispettata. Con la fermezza e la determinazione di chi è più che sicura di non aver commesso nulla di irregolare e di illecito – a meno che le parole in libertà pronunciate nella propria abitazione lo siano – sono pronta a fornire ai colleghi parlamentari tutte le informazioni reali rispetto alle ricostruzioni distorte apparse in queste ore di accanimento, ribadendo totale e incondizionata fiducia negli accertamenti compiuti da parte chi ha, per Costituzione, il compito di farlo e cioè la magistratura. Il mio mandato ministeriale è, sin dal primo giorno del mio insediamento, nelle mani del Presidente del Consiglio – conclude De Girolamo – ma sono pronta a difendere con tutte le forze che ho in corpo la mia dignità e la mia onestà”.

Il nome del ministro De Girolamo è saltato fuori nell’ambito di un’inchiesta della procura di Benevento sull’Asl che ha portato all’arresto, il 27 dicembre, di quattro imprenditori con l’accusa di aver ottenuto pagamenti irregolari dalla struttura sanitaria, per almeno 700mila euro. Nei fascicoli dell’inchiesta sono comunque finite le registrazioni abusive che Felice Pisapia, ex direttore amministrativo della Asl, fece di un incontro privato del luglio 2012 al quale era presente anche il ministro (all’epoca deputato e coordinatore provinciale del Pdl).

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