Equitazione, tre promesse di Equinox regalano soddisfazioni alla Sicilia

di Domenico Giardina

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Equitazione, tre promesse di Equinox regalano soddisfazioni alla Sicilia

| mercoledì 22 Gennaio 2014 - 18:40

Tre giovani promesse dell’equitazione siciliana e nazionale, tre esempi di ragazze che attraverso il lavoro e l’impegno quotidiano stanno costruendo un percorso nel mondo dello sport che ha già regalato loro delle grandi soddisfazioni.

Stiamo parlando di Emilia Bignardelli, Gaia Artioli e Giuliana Galia, tre atlete di punta del circolo Equinox di Palermo che si sono messe particolarmente in luce in questi ultimi anni.

La giovanissima Giuliana Galia, campionessa italiana nel 2012 del salto a ostacoli pony, racconta di una passione ereditata in famiglia: “Anche mio nonno faceva equitazione – racconta – e mi ha trasmesso la passione per questo sport. Senza dimenticare che ho sempre avuto un grande amore per gli animali e per i cavalli”.

Come è facile immaginare, alla base dei grandi risultati c’è un grandissimo lavoro: “È stato un viaggio molto lungo – spiega – perché i primi anni sono stati soprattutto equitazione di base. Successivamente ho dovuto lavorare molto per trovare il pony giusto per me”. Obiettivo raggiunto, come testimonia la sua vittoria nella specialità di riferimento.

Anche Gaia Artioli, atleta di qualche anno più grande, ha chiuso una stagione densa di soddisfazioni. Per lei un ottimo terzo posto alla finale nazionale della categoria più alta e impegnativa del Progetto Giovani. Risultato conseguito grazie a un’eccellente sintonia raggiunta con la sua cavalla, Utorette: “Mi ha accompagnato in questo lungo percorso di concorsi e gare che abbiamo affrontato insieme. Lei è una cavalla molto dolce e ormai abbiamo un bellissimo rapporto, frutto di tre anni trascorsi sempre insieme”.

Un rapporto forgiato in lunghe ore di allenamento al maneggio. Perché per raggiungere la finale nazionale a Verona, Gaia Artioli ha dovuto superare diverse prove, con la selezione regionale in Sicilia, le semifinali in Lombardia e poi l’ultimo step, il più prestigioso, in Veneto: “C’è un grande lavoro dietro – ammette -. Tantissime ore e lunghi pomeriggi passati al maneggio. Ma le soddisfazioni ripagano tutti i sacrifici compiuti”.

Emilia Bignardelli consegna agli annali un 2013 da ricordare, un “anno d’oro”, come lei stessa lo ha definito. Lo scorso anno ha collezionato una serie di successi che l’hanno portata a entrare nel nucleo degli atleti per la Nazionale italiana. Sesto posto a Piazza di Siena, quinto ai Campionati Italiani, terzo posto al Trofeo delle Regioni con la squadra della Sicilia, secondo nel Gran Premio Csio di San Marino, vittoria nel Campionato Siciliano e infine il primo posto assoluto al Test Event nazionale di Sommacampagna, in provincia di Verona che le ha permesso di entrare nel giro della Nazionale.

Vittorie sudate e con grandi sacrifici alle spalle, che rendono ancora più dolci le tante soddisfazioni: “C’è tanto lavoro dietro – spiega -. Quattro volte alla settimana mi sposto da Palermo a Catania per andare a lavorare con il mio istruttore, di cui sono molto fiera. Quindi faccio cinque ore di pullman o quattro ore di macchina ogni volta perché lì a Catania sono riuscita a coniugare i tre elementi fondamentali per far bene: cavallo, cavaliere e istruttore”.

Per tutte e tre gli obiettivi sono gli stessi: cercare di migliorarsi sempre, giorno dopo giorno, alzando ogni volta l’asticella delle difficoltà e di conseguenza dei risultati. Il circolo Equinox sta lavorando per mettere loro e tutti gli altri atleti nelle migliori condizioni per far bene, e le ultime sinergie con altre realtà siciliane sono un’ulteriore dimostrazione della voglia di crescere sempre più nell’ambito dell’equitazione nazionale.

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