Kiev, 25 morti dopo gli scontri di oggi | Evacuati il Parlamento e l’edificio del governo

di Redazione

» Dal mondo » Kiev, 25 morti dopo gli scontri di oggi | Evacuati il Parlamento e l’edificio del governo

Kiev, 25 morti dopo gli scontri di oggi | Evacuati il Parlamento e l’edificio del governo

| giovedì 20 Febbraio 2014 - 09:55

Dura poco la tregua in Ucraina. Sono almeno 25 i morti negli scontri divampati oggi a Kiev. Diverse centinaia di persone armate hanno costretto la polizia ad arretrare di 200 metri e hanno preso il controllo di piazza Indipendenza, teatro di manifestazioni e scontri dall’1 dicembre scorso. Almeno 50 agenti sono stati catturati dai manifestanti.

Dieci cadaveri si trovano appena fuori dall’hotel Kozatsky, a un punto della piazza, e altri 7 dentro l’Hotel Ucraina dall’altro capo dell’area. Tra gli agenti il ministero dell’Interno ha contato almeno un morto. Secondo Christopher Miller, del Kiev Post, i morti sono 35. “Le campane del monastero di San Michele suonano”, scrive Miller, “vi sono cadaveri dappertutto, dentro e fuori la piazza. La battaglia e’ in corso”.

Il corpo privo di vita di un manifestante crivellato da proiettili è stato visto da un corrispondente dell’agenzia France Presse nella Hall di un albergo vicino a piazza Indipendenza. Nella capitale ucraina sono stati evacuati “d’urgenza” il Parlamento e l’edificio sede del governo, come ha riferito il parlamentare Volodymyr Lytvyn.

I nuovi scontri sono iniziati nonostante ieri ci sia stato l’ incontro tra il presidente ucraino, Viktor Yanukovych, e i capi delle opposizioni. Un centinaio di uomini armati ha attaccato le barricate della polizia nella centrale piazza Indipendenza, teatro degli scontri che nelle ultime 48 ore hanno fatto 28 morti. I rivoltosi hanno costretto i poliziotti ad arretrare di oltre 200 metri e adesso hanno il controllo di quasi tutta la piazza. La polizia ha sparato proiettili di gomma per respingere l’attacco, portato a termine con sassi e bottiglie molotov.

Il bilancio delle vittime indica anche in 445 i feriti, e tra questi 287 sono stati ricoverati in ospedale. Alle cure ospedaliere sono ricorsi 88 agenti di polizia, sei giornalisti, il deputato dell’opposizione, 4 minorenni e due stranieri. La tregua, scattata dopo l’incontro nella notte tra il presidente Viktor Yanykovych e i capi dell’opposizione, preluderebbe a un negoziato.

“Abbiamo intavolato una trattativa per rendere più stabile il quadro”, ha spiegato il capo del partito di opposizione “Patri”, Arseni Yatseniuk. “Le parti”, aveva affermato Yanukoviych in una nota, “annunciano una tregua e l’avvio di un negoziato che metta fine al bagno di sangue e avvii un percorso a beneficio della pace civile”.

Questa mattina, prima degli scontri, Kiev si era svegliata in una calma apparente che però non era riuscita a nascondere le colonne di fumo che ancora si levano da piazza Indipendenza, dove ieri una barriera di fuoco era stata accesa per separare i manifestanti dalle forze dell’ordine.

LEGGI ANCHE:

(nella foto piazza Indipendenza a Kiev prima e dopo gli scontri)

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820