Bare bruciate a Bagheria, il giorno del dolore e della rabbia | “Una civiltà che non rispetta i morti non ha senso di esistere” /FOTO

di Redazione

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Bare bruciate a Bagheria, il giorno del dolore e della rabbia | “Una civiltà che non rispetta i morti non ha senso di esistere” /FOTO

| sabato 22 Febbraio 2014 - 14:08

La notizia delle bare bruciate e dei resti umani trovati dai carabinieri in alcune zone del cimitero di Bagheria (Palermo) ha suscitato sconcerto e indignazione. L’inchiesta condotta dalla Dda di Palermo è solo all’inizio; l’ipotesi è che dietro la vicenda possa esserci l’ombra della mafia, come ha rivelato anche un pentito. Tre dipendenti comunali sono già indagati.

“Stanotte non ho chiuso occhio – dice Maria Greco – .Non ho avuto il coraggio di dare la notizia alle mie sorelle e a mia madre di 90 anni. La mamma è rimasta vedova quando aveva 38 anni. Pensi cosa poteva succedere se le dicevo che mio padre non era più nel loculo ed era stato bruciato?”. Accanto a lei la sorella Cristina; “È un film dell’orrore – commenta -. Se qualcuno si permette di profanare la tomba di mio padre ne risponderà a Dio. Una civiltà che non rispetta i morti non ha senso di esistere”. Nel cimitero è un continuo via vai di persone; tantissimi si sono recati stamane nel camposanto per verificare se i resti di un familiare siano stati estumulati senza autorizzazione.

Anche alcuni attivisti del Movimento Cinque Stelle hanno compiuto un sopralluogo e realizzato uno sconvolgente reportage fotografico. Tra le aiuole si notano ossa e resti umani sparsi tra l’erba, insieme a oggetti personali. “Siamo di fronte a uno scempio perpetrato ai danni dei nostri cari”, dicono i ragazzi di Bagheria del M5s. In un’area posta sotto sequestro c’è ancora la cenere prodotta dalle bare bruciate. “Ho visto le immagini in tv, ho riconosciuto la zona dove è seppellito mio figlio – dice Maria Castronovo -. Pensavo di non trovarlo più, sono ancora sotto choc”.

“È indecoroso e incivile quanto è stato scoperto dai carabinieri presso il cimitero di Bagheria, sono note tutte le difficoltà economiche dell’Ente ma nulla può giustificare quanto è accaduto” dichiara la presidente Vigilia – “voglio proporre al Consiglio comunale di prevedere l’istituzione di una commissione di inchiesta interna prevista anche da Statuto, affinché si faccia chiarezza su questo fatto increscioso per la città, per il rispetto che merita il camposanto come luogo di culto e per le famiglie che vanno a trovare i proprio cari estinti”. “Confido nelle Forze dell’Ordine – conclude Vigilia – ed esprimo fiducia nel lavoro di indagine della magistratura affinché si faccia chiarezza”.

E il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, a seguito dei fatti avvenuti al cimitero comunale, informa i cittadini che oltre alla immediata rotazione del personale e ad una nuova equipe di dipendenti che costituiscono già da ieri il nuovo ufficio cimiteriale disposta prima già prima dei fatti, ha attivato un altro ufficio interno al settore Lavori Pubblici, a piazza Indipendenza, volto a gestire tutte le procedure di controllo e di corretto svolgimento delle attività cimiteriali odierne e future e ad indagare quanto è successo precedentemente  e a programmare ogni attività ed intervento che possa riguardare il cimitero comunale.

L’eventuale responsabilità del personale coinvolto verrà valutata una volta accertate le possibili negligenze e quando sarà fatta chiarezza dalle attività investigative delle Forze dell’Ordine alle quali ancora una volta si manifesta la disponibilità completa dell’ente ad ogni forma di collaborazione.

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