Kiev richiama i riservisti, la guerra è vicina | Francia e Gran Bretagna non saranno al G8

di Redazione

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Kiev richiama i riservisti, la guerra è vicina | Francia e Gran Bretagna non saranno al G8

| domenica 02 Marzo 2014 - 13:18

La crisi tra Ucraina e Russia precipita di minuto in minuto. Il Consiglio di Sicurezza Nazionale di Kiev ha richiamato i riservisti e intanto, secondo alcuni testimoni, l’esercito di Mosca ha iniziato l’assalto di un reparto della Marina militare ucraina a Sebastopoli. La Crimea è una polveriera pronta a esplodere, come in un déjà vu storico: a Sebastopoli militari ucraini hanno bloccato un blindato russo mentre lungo il perimetro della caserma i mitra sono già schierati. E i giornalisti stranieri non possono più entrare nel territorio.

Il premier filo-russo della Crimea Serghei Axionov ha annunciato di aver istituito una Marina di Guerra della repubblica autonoma. Axionov, nominato 13 giorni fa dal Parlamento crimeo e non riconosciuto dalle autorità di Kiev, ha aggiunto che il comandante della Marina è il contrammiraglio Denis Berezovsky, nominato comandante della Marina di Kiev solo ieri, e rimosso oggi dall’incarico con l’accusa di alto tradimento.

Un migliaio di uomini armati ha circondato una base della Guardia di frontiera ucraina, nel sud della Crimea. A riferirlo è stato il ministero della Difesa ucraino, aggiungendo che 20 camion sono stati posizionati lungo il perimetro dell’edificio, che ospita la 36ma Brigata delle guardie di frontiera.

Il premier ucraino Arseni Iatseniuk ha affermato: la Russia “ci ha dichiarato guerra, siamo sull’orlo del disastro”.

Vladimir Putin ha discusso della crisi ucraina con il cancelliere tedesco Angel Merkel cui ha spiegato che il motivo per cui si è fatto attribuire i poteri per poter attaccare Kiev è la minaccia di violenze rappresentata dalle frange più estremiste degli ultranazionalisti. Il presidente russo ha affermato che le misure adottate da Mosca sono del tutto appropriate e corrette vista la situazione in Ucraina. Lo riferisce il Cremlino citato dall’agenzia Ria.

GERMANIA CONTRO USA – La Germania rompe il fronte dei Paesi, capofila gli Usa, favorevoli ad escludere la Russia dal G8 come prima rappresaglia all’eventuale invasione dell’Ucraina. Il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, riaffermando la necessità di un dialogo tra le autorità di Kiev e Mosca, ha bocciato l’ipotesi di “sacrificare” il G8 perchè, ha sottolineato, “è l’unico foro di dialogo in cui l’Occidente parla direttamente con Mosca”. Steinmeier preferisce l’opzione di una missione dell’Ocse o la creazione di un “gruppo internazionale di contatto”, formato da Ue, Onu, Ucraina e Russia, senza gli Usa.

REAZIONI – La Russia rischia l’esclusione dal G8 a causa delle manovre militari in Crimea contro l’Ucraina. È il pesante avvertimento del segretario di Stato Usa John Kerry mentre la Gran Bretagna e la Francia hanno deciso di “sospendere” la partecipazione alle riunioni preparatorie per il vertice del G8 in programma a giugno a Sochi, sul Mar Nero. Putin “non avrà il G8 a Sochi e potrebbe anche essere escluso” dal gruppo delle 8 principali potenze del pianeta se le azioni di Mosca continueranno.

Ma il segretario di Stato Usa John Kerry ha poi precisato che “ogni singolo alleato degli Stati Uniti è pronto ad andare fino in fondo, allo scopo di isolare la Russia in seguito a questa invasione”. In conseguenza di ciò Mosca potrebbe essere secondo Kerry, espulsa dal G8. Anche Barack Obama è al lavoro impegnato a cercare di trovare una soluzione alla crisi ucraina dopo la minaccia concreta di intervento militare russo.

L’ITALIA – Intanto in Italia il presidente del Consiglio Renzi ha convocato un vertice con il ministro della Esteri Mogherin e quello della difesa Pinotti per discutere della crisi. “Il governo italiano si associa alle pressanti richieste della comunità internazionale affinché sia rispettata la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina” si legge nella nota. “Violazioni di tali principio sarebbero per l’Italia del tutto inaccettabili”. Matteo Renzi ha parlato della delicata situazione anche al telefono con il presidente Giorgio Napolitano.

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